Cronaca

L'esoscheletro che aiuta a camminare: strumentazione innovativa in arrivo a Bozzolo

Pochi ospedali in Italia sono dotati di questo strumenti d’avanguardia, che può fornire fino a 2mila prestazioni all’anno: in particolare il “robot” è rivolto ai pazienti reduci da lesioni cerebrali e midollari, che dunque rendono impossibile anche il normale camminamento, ma anche affetti da malattie degenerative.

BOZZOLO – E’ arrivato l’ok di Regione Lombardia, grazie all’interessamento in prima persona dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, e così all’ospedale “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo è in arrivo un nuovo macchinario rivoluzionario per la cura riabilitativa verso pazienti in preda a traumi gravissimi che impediscono di camminare. Si tratta di un robot esoscheletro, dal costo di 380mila euro, che verrà finanziato per 200mila euro dalla Fondazione Cariverona e per i restanti 180mila dall’ASST.

Pochi ospedali in Italia sono dotati di questo strumenti d’avanguardia, che può fornire fino a 2mila prestazioni all’anno: in particolare il “robot” è rivolto ai pazienti reduci da lesioni cerebrali e midollari, che dunque rendono impossibile anche il normale camminamento, ma anche affetti da malattie degenerative del sistema nervoso (sclerosi multipla, morbo di Parkinson). Si tratta di una strumento che si applica alle gambe e alla colonna vertebrale, come dimostrano le fotografie e che, in questo modo, anche con un percorso graduale, può aiutare la riabilitazione.

Anna Lisa Baroni, consigliere regionale di Forza Italia, non ha mancato di avanzare una piccola polemica politica: «Ringrazio Gallera – ha detto – . Questa novità dovrebbe silenziare tutte le “Cassandre” del territorio, che parlavano di un ospedale in via di ridimensionamento o chiusura”. Va detto infine che Giuseppe Torchio, ex sindaco di Bozzolo e oggetto nemmeno troppo celato del messaggio di Baroni, ha voluto ringraziare a sua volta Gallera, definito “vero gentleman della politica oltre che amico sincero”. “L’intervento di Regione, sostenuto dalla Direzione dell’Asst ed Ats, nell’area riabilitativa – ha aggiunto Torchio – è un riconoscimento agli sforzi del primario Francesco Ferraro per rendere centrale e innovativa la funzione riabilitativa e specialistica dell’Ospedale di Bozzolo. Ora attendiamo il completamento degli impegni assunti con la definizione e rendicontazione dei lavori da 6,5 milioni, previsti dall’accordo Comune (Mussini) e Regione, l’apertura dei nuovi reparti, la manutenzione dei pluviali transennati, il finanziamento e la realizzazione del Pot nei locali del vecchio ospedale”. 

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