Cultura

L'Orologio di S. Luigi Gonzaga torna a casa: il M° Orologiaio Gorla lo cura con perizia

Assicurato per 10 milioni di euro è stato tolto dalla teca da specialisti e posto in una cassa e trasportato a Cremona con scorta armata. L’ansia delle suore del collegio si è spenta quando il meccanismo è tornato al suo posto dopo cinque mesi

-4RIVAROLO MANTOVANO – Martedì 29 gennaio 2017, si è chiusa la mostra dedicata a Jannello Torriani, famoso costruttore di orologi originario di Cremona. Tra gli importanti oggetti esposti anche l’orologio di San Luigi Gonzaga. L’importante e prezioso, in quanto unico al mondo, meccanismo da orologio: astrologico astronomico, fu donato alla madre del santo, Marta Tana, da suo marito, in occasione della nascita di Luigi.

Costruito nel 1567 da Jan Valin, allievo del Torriani, l’orologio è esposto nella sede del museo alojsiano di Castiglione delle Stiviere, presso il Nobile collegio delle Vergini di Gesù, gelosamente custodito dalle suore e dal conservatore Manlio Paganella. Il prezioso orologio è stato prestato alla mostra internazionale dedicata al Torriani, allestita presso il prestigioso museo del violino. Considerato dagli esperti un manufatto inestimabile, descritto nel catalogo della mostra dall’ing. Antonio Lenner di Milano presenta i seguenti responsi, le sue dimensioni sono: cm. 32,5 di altezza e base quadrata di cm 16,5 di lato. Indica ore, minuti, giorni della settimana e del mese, segni zodiacali che si leggono sul quadrante ad anelli concentrici, una cupola traforata sormonta la base e contiene 12 campanelle, quattro battono ore e quarti e otto suonano un breve concerto.

L’orologio, è giustamente considerato senza dubbio uno degli oggetti più importanti che si trovano a Castiglione, pertanto spostarlo è stata un’impresa che ha coinvolto molti enti e molte persone. Assicurato per 10 milioni di euro è stato tolto dalla teca da specialisti e posto in una cassa e trasportato a Cremona con scorta armata. L’ansia delle suore del collegio si è spenta quando il meccanismo è tornato al suo posto dopo cinque mesi, manifestando una gioia composta ma evidente. L’orologio, perfettamente funzionante è tornato nella sala che fu lo studio di Papa Pio X.

Tutte le operazioni per il trasporto sono state seguite con perizia dal Maestro Alberto Gorla e da Mons. Giancarlo Manzoli, conservatore e responsabile dei beni culturali della Diocesi di Mantova.

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