Zona Fenilrosso e Gronda Nord, parla l'impresario Roberto Zanichelli
"Io compirò 53 anni a luglio, e in 35 anni di patente ho fatto centinaia di migliaia di chilometri. Ebbene, in tanti anni di guida non ho mai visto una strada, bretella, superstrada o simile che finisse in zona industriale"
VIADANA – Il problema visto da dentro. Da chi lo vive ogni giorno, da 23 anni ormai. Roberto Zanichelli é titolare della fratelli Zanichelli, che nel lontano 1993 scelse di impiantare nell’area Fenilrosso la propria attività. E’ lui stesso che ricostruisce la storia di un’area mai giunta a definitivo compimento e con problemi che restano aperti. “La giunta presente nel 1990 se non mi ricordo male era quella del sindaco Federici. Nonostante l’opposizione di allora avesse contestato quella giunta con accuse poi cadute, quell’amministrazione volle fortemente questo progetto, mettendoci impegno. Il comune passò il progetto ad uno studio che non è stato all’altezza di svolgere il lavoro di controllo di quanto progettato”.
Zanichelli cita quel che non fu fatto: “Una fila di mattoni gialli, la recinzione, per 2,7 chilometri. Poi, altro problema serio, mancano 57 pozzetti dello scolo dell’acqua e ad ogni temporale la zona Fenilrosso si allaga e causa problemi a tutti i residenti. In Fenilrosso l’acqua per magia scorre verso l’alto. Poi ancora sotto all’asfalto manca il sottofondo. Ma la cosa più scandalosa se me lo concedete è stata la recinzione. La realizzazione è stata fatta da una ditta dopo essere stata subappaltata almeno un paio di volte. Alcune zone avevano il basamento sulla terra. Solo nel 2013 dopo aver instaurato un confronto a muso duro con la Giunta Penazzi sono riuscito a far riasfaltare un pezzo della zona Fenilrosso. Allora il comune aveva fatto un bando da 80.000 €, più o meno la cifra necessaria per i lavori da svolgere per il ripristino del manto stradale e il sottofondo. I lavori eseguiti sono stati realizzati al 40% rispetto al capitolato preventivato”.
Altra questione quella della Gronda Nord. Questione collegata vista la connessione tra gronda e area Fenilrosso. “Io – conclude Zanichelli – compirò 53 anni a luglio, e in 35 anni di patente ho fatto centinaia di migliaia di chilometri. Ebbene, in tanti anni di guida non ho mai visto una strada, bretella, superstrada o simile che finisse in zona industriale. Le domande che ho da fare al progettista sarebbero tante ma la più importante è questa: io ho sempre visto che il fondo delle strade viene realizzato con un massetto di roccia o sassi, come mai voi lo avete eseguito con delle pietre? Così facendo si andrà incontro, tra qualche anno, al problema della manutenzione. Resta il fatto comunque che le strade che formano la Zona Fenilrosso non sono in grado di supportare un eventuale traffico pesante ed intenso”. Tante questioni che restano aperte e che insieme alla viabilità preoccupano che, nella zona ha posto la base del proprio lavoro.
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