Cronaca

Odissea Brescia-Parma: in 160 su un treno da 80 persone E una ragazza si sente male

Tra i passeggeri vi è anche Alessandro Rosa, consigliere del Listone, che ha già preannunciato una mozione al consiglio comunale: non è la prima, anzi è un bis dopo il marzo 2015. Ma se qualcosa da allora è cambiato, sembra averlo fatto in peggio...

CASALMAGGIORE – La vergogna continua. Difficile iniziare diversamente, perché questa volta, sulla linea Brescia-Parma che passa da Casalmaggiore, si è probabilmente toccato il fondo. Il treno, ormai famigerato, è quello delle 7.14 del lunedì mattina: di fatto il più affollato di tutti, storicamente, perché trasporta lavoratori e studenti che fanno su e giù dal Casalasco alla città ducale. Il problema è che, come già accaduto spesso negli ultimi giorni, il convoglio è composto da una sola carrozza, omologata per 80 posti a sedere. Tutti già occupati, quando il treno arriva a Casalmaggiore.

Tuttavia nella stazione casalese devono salire 60 pendolari, ai quali si aggiungono altri 5-6 passeggeri a Colorno e altri 10 circa a San Polo di Torrile. Stando a un rapido calcolo, un treno da 80 persone tocca quota 160, esattamente il doppio. Con tutto ciò che naturalmente ne consegue, in termini di sicurezza e salute anche dei passeggeri. Sì, perché il fatto più grave verificatosi lunedì mattina riguarda una ragazza che, ad un certo punto, all’incirca a metà del tragitto, si è sentita soffocare e svenire, con i vicini di carrozza che hanno subito lanciato i soccorsi. Che fare? Il capotreno non ha potuto fare altro che chiamare ambulanza e Polfer chiedendo di stare pronti, all’arrivo al capolinea di Parma, per intervenire, mentre saggiamente lo stesso ha approfittato di un semaforo rosso nel mezzo della campagna parmense per aprire le porte e arieggiare la carrozza.

Sempre il capotreno, pochi minuti prima, aveva invitato alcuni pendolari ad accomodarsi, per così dire, nel bagagliaio del mezzo, in una situazione che rivisita e rivede al ribasso, di fatto, la minima norma di sicurezza per i viaggiatori. Che quel treno, naturalmente, lo pagano, poco più di 3 euro a tratta. Tra i passeggeri vi è anche Alessandro Rosa, consigliere del Listone, che ha già preannunciato una mozione al consiglio comunale: non è la prima, anzi è un bis dopo il marzo 2015. Ma se qualcosa da allora è cambiato, sembra averlo fatto in peggio…

Giovanni Gardani

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