Cronaca

Viadana prende il treno della Memoria, studenti ad Auschwitz e Birkenau

Giovedì 23 marzo un gruppo di mantovani, composto da studenti, lavoratori e pensionati, partirà per Auschwitz e tornerà lunedì 27 marzo. Nutrita la delegazione Viadanese che parteciperà

VIADANA – Giunto alla unidicesima edizione, il viaggio per la memoria, promosso da Cgil, Cisl e Uil Lombardia, diretto a Cracovia per una visita ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, vedrà a marzo la partecipazione di circa 700 persone provenienti da tutta la regione.

La delegazione mantovana sarà tra le più numerose, con la presenza di 25 studenti degli Istituti superiori Sanfelice e San Giovanni Bosco di Viadana, 12 studenti del I.S. Strozzi, sede di San Benedetto Po, tre insegnanti accompagnatrici e almeno altre 20 persone tra lavoratori e pensionati.

La partecipazione degli studenti sarà resa possibile dai contributi della CGIL di Mantova , della CISL Asse del Po, della Uil Cremona-Mantova, del Comune di Viadana, e di Fondazione Comunità Mantovana Onlus. Il progetto “In Treno per la Memoria” rappresenta un’opportunità importante e significativa al fine di mantenere viva la consapevolezza dei valori fondamentali, come la dignità umana, la libertà e la democrazia, su cui si fonda l’Europa contemporanea. In questa prospettiva Auschwitz costituisce una pagina cruciale nella complessa storia della costruzione dell’identità europea; riguarda tutti noi e ci riguarda ancora oggi. Auschwitz ci racconta di un’incomprensibile esperienza che vede il male assoluto scaturire dal cuore stesso della civiltà, al centro di un’Europa orgogliosa degli sviluppi della tecnica, della scienza e della razionalità. Un interrogativo ancora aperto: come è potuto accadere che una democrazia si sia rovesciata nel suo opposto, in un regime totalitario?

L’iniziativa del treno per Auschwitz offre un’opportunità di incontro fra generazioni per mantenere viva la memoria dello sterminio del popolo ebraico e dell’eccidio di milioni di persone, tra cui rom e sinti, omosessuali, disabili, dissidenti politici, militanti antifascisti e lavoratori che avevano partecipato a scioperi insurrezionali. La forte emozione che suscita la visita al più grande cimitero del mondo scuote le coscienze, sollecita interrogativi sulla radice del male e dell’orrore, per impedirne il ripetersi.

Con questa iniziativa, rivolta prioritariamente alle giovani generazioni, affinché permanga e si trasmetta il senso dell’Olocausto a monito di quanto accaduto e a difesa della libertà dell’uomo, il sindacato lombardo intende mantenere viva la memoria del periodo più oscuro della storia del Novecento, come appello contro l’odio razziale, etnico e religioso, e contro ogni forma di violenza, per costruire un futuro e una cultura che fa della libertà, dell’eguaglianza e della fraternità i pilastri portanti della società e delle comunità.

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