"Tartufai a dla Basa": nasce l'associazione. E il primo atto è per la Città dei Bambini
L’idea, illustrata in una lettera consegnata a tutti i presenti della conviviale di sabato, è di rinforzare in particolare le aree golenali del Po, dove già il tartufo cresce sotto terra, con alcune essenze che ripopolino la vegetazione e assieme favoriscano la crescita di questo prezioso prodotto della terra.
CASALMAGGIORE – Si autodefiniscono “carbonari del tartufo”, ma il nome ufficiale è un altro: “Tartufai a dlà Basa” o, in italiano, “Associazione Tartufaia Media Valle del Po”. Un gruppo fondato ufficialmente sabato scorso con un pranzo a “La combriccola” di Vicoboneghisio, che è anche la sede sociale del gruppo. L’associazione riunisce gli appassionati del tartufo (non solo a tavola, ma soprattutto nella sua ricerca) delle zone rivierasche del Po, con al centro appunto Casalmaggiore. Si tratta di un gruppo tutto sommato giovane, composto da appassionati sotto i 55 anni. Sopra quell’età in pochi hanno accettato di aderire e qui è arrivato un primo atto d’accusa: “Tutti noi capiamo che non ci sono più piante, querce e pioppi come 50 anni fa. Tuttavia, se chi all’epoca ha raccolto tartufi, avesse piantato, ad esempio, una ghianda, forse ora non vivremmo questa situazione”.
L’idea, infatti, illustrata in una lettera consegnata a tutti i presenti della conviviale di sabato, è di rinforzare in particolare le aree golenali del Po, dove già il tartufo cresce sotto terra, con alcune essenze che ripopolino la vegetazione e assieme favoriscano la crescita di questo prezioso prodotto della terra. “Abbiamo contattato i tartufai di Brescia, che sono in possesso di piante già micorizzate di tartufo nero – spiegano dall’associazione – mentre il tartufo bianco non si può coltivare. Va detto che la golena ne ha ormai pochi esemplari, anche perché è molto più coltivata, a differenza di quanto accadeva nei decenni scorsi”.
Il primo regalo dell’associazione “Tartufai a dlà Basa” è stato pensato per la Città dei Bambini: proprio per la manifestazione già annunciata a maggio, e giunta alla sua seconda edizione, i tartufai regaleranno 20 querce e 20 tigli. Questi serviranno a popolare il nascituro Parco Marconi, vicino alla scuola elementare in zona Baslenga, che rappresenta uno dei punti del programma della Città dei Bambini 2017.
Giovanni Gardani