Sabbioneta tra Kanevsky e Palazzolo, doppia mostra a Palazzo Ducale
La prima è una personale di Alexander Kanevsky, un artista di rilievo internazionale. La seconda è la parallela personale di Vittoria Palazzolo.? Entrambe le rassegne sono a cura di Giammarco Puntelli.
SABBIONETA – Due mostre straordinarie si apriranno sabato 28 gennaio, alle ore 17.00 a Sabbioneta, nella cornice fastosa di Palazzo Ducale. La prima è una personale – intitolata Nuovo Rinascimento – di Alexander Kanevsky, un artista di rilievo internazionale. La seconda è la parallela personale di Vittoria Palazzolo, una pittrice che indaga l’universo femminile, sensuale, seducente e misterioso, impresso sulle labbra, sulla pelle e nello sguardo di ogni donna. Entrambe le rassegne sono a cura di Giammarco Puntelli.
Alexander Kanevsky, fondatore del Movimento del Nuovo Rinascimento, è stato definito dai critici di quattro continenti come un artista geniale e visionario che rilegge sacre scritture e testi letterari con una capacità pittorica e un intuito artistico fuori dal comune. È stato indicato anche come l’artista più importante che ha esposto in Expo e, dall’ Enciclopedia dell’Arte Italiana, come il più eccellente maestro dell’anno 2015. Una delle sue tavole è stata pubblicata nelle prime pagine della “Bibbia dell’arte italiana”: il “Catalogo dell’Arte Moderna – gli artisti italiani dal primo Novecento ad oggi” (Editoriale Giorgio Mondadori). L’artista inoltre è stato, recensito dalle riviste più importanti del settore e l’intero suo recente programma di mostre è apparso su Arte Mondadori ed Effetto Arte che ha dedicato a Kanevsky la copertina, con ampi servizi di critica e di analisi.
Recentemente il pittore ha esposto a Villa Clerici a Milano (a cura di Angelo Mantovani e con presentazione di Giammarco Puntelli), a Monreale (a cura di Paolo Levi), a Gravedona (a cura di Giammarco Puntelli), a Palazzo Grifoni a San Miniato (a cura di Giammarco Puntelli), e, infine, in una personale in occasione della recente Triennale di Verona (a cura di Vittorio Sgarbi).
Ha inaugurato una grande rassegna, pochi mesi fa (il 16 settembre), al Museo di Arti Sacre a Casciano in Val di Pesa, in spazi istituzionali e successivamente nel Convento di Santa Maria della Misericordia a Mantova (18 ottobre), e infine negli spazi della Basilica del Santi Quattro coronati a Roma, in chiusura del Giubileo della Misericordia.
Con Kanevsky, genio eclettico e multiforme, siamo di fronte a una pittura figurativa e neo-manierista in cui il nudo rinascimentale (Alexander è anche un medico chirurgo e oncologo) mostra ricercatissime e inedite soluzioni. Per Kanevsky, infatti, il corpo non ha segreti, e proprio per questo elabora immagini letterarie, mitologiche e fantastiche, toccate sempre dal sentimento della contemporaneità. Alexander è come un fiume in piena, che scorre con grande velocità e potenza. Egli sa dove andare, attraversa i territori della mitologia, della religione e della società in cui viviamo restituendoci la sua interpretazione. In questa mostra Giants, Powers, Enigmas, ci accompagnano in un viaggio nel suo incredibile mondo fantastico.
La personale della pittrice Vittoria Palazzolo, un’antologica che ripercorre la sua attività artistica dal 1993 ad oggi, mette in luce le componenti distintive di una pittura che invita lo spettatore all’interno di un viaggio di scoperta e di ricerca, che si rivolge alla riflessione sulla dimensione esistenziale, al male di vivere, per soffermarsi e far emergere la specificità dell’universo femminile.? La rassegna porta lo spettatore inoltre nel pieno dell’atto della creazione, in un viaggio nell’inconscio, in un cielo costellato di desideri, di speranze, di esperienze di vita e di realtà quasi sospese e sognate, toccate da riflessi ed echi di un mondo onirico e utopista in cui è possibile trovare tesori di immagini estetiche che hanno il potere di far uscire dall’abisso della sofferenza.
Con la Palazzolo, pittrice di grande talento, è possibile condurre dunque, negli spazi suggestivi del Palazzo di Vespasiano, un viaggio in una pittura svolta sul crinale di un raffinato espressionismo astratto, non esente da accenni incisivi e formali, con cui la pittrice riesce a far emergere emozioni e sentimenti dell’animo. Elemento caratteristico della sua pittura è infatti il movimento nella dinamica dei flussi cromatici e nella descrizione di cosmi che vibrano e pulsano nella circolarità armonica e nelle poetiche luci dell’infinito.
“Riteniamo che tutti i visitatori – spiegano gli organizzatori – resteranno positivamente coinvolti e intimamente sbalorditi dalla forte carica espressiva dei suo colori tra cui dominavano il rosso e il blu, trattati con tale intensità da apparire fluidi organici. E molti si troveranno di fronte alla scoperta di emozioni che si materializzano, nella fisicità della pittura, per svelare l’agitazione del sangue e la tempesta dei sentimenti. Si può dunque considerare questa antologica un’occasione di interesse particolarissimo, in cui, tra la scoperta di opere note e di altre mai viste prima, si può comprendere ed esplorare, nelle più diverse e originali angolazioni, il complesso rapporto tra l’artista e il suo sentire, nell’intensità delle sue riflessioni personali e culturali. E che cos’è tutto questo se non energia e nutrimento per l’anima?”.
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