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Ale Bastoni, esordio promosso a pieni voti. E da Piadena volata degli amici per lui

Promosso a pieni voti, insomma, e nel mentre emergono particolari e dettagli davvero curiosi: per esempio una compagnia di amici di Bastoni è partita subito dopo la gara della Martelli contro la Quinzanese (Seconda categoria) per raggiungere Bergamo, giungendo "puntualmente" tardi.

Nella foto Bastoni e la maglia dell'esordio in A

PIADENA – Un plebiscito per Alessandro Bastoni: non che servisse la conferma, dato che l’Atalanta ha vinto senza subire gol, il massimo per un difensore centrale, e dato che il ragazzo classe 1999 di Piadena ha giocato per tutti i 90 minuti. Ma un po’ di nero su bianco, specie se la fonte è autorevole, non guasta di certo. I giornali parlano benissimo della prestazione dello stopper, già campione d’Italia Allievi e lanciato da Gasperini (domenica squalificato, in panchina Tullio Gritti) contro la Sampdoria al posto di Toloi nella formazione titolare. Un giorno storico pure per il nostro calcio: per la prima volta nei top 5 campionati europei 2016/2017 una squadra ha schierato due giocatori nati dopo l’1 gennaio 1999.

A tutto questo aggiungiamo pure i voti dei principali quotidiani sportivi nazionali, che promuovono a pieni voti il casalasco. La Gazzetta dello Sport valuta la prestazione di Alessandro con un bel 6.5: “Mette in panchina Zukanovic e Toloi e una chiusura su contropiede Samp al veleno è da veterano: che sicurezza, nonostante l’età (17 anni)”. Ancora più abbondanti i voti di Corriere dello Sport e Tuttosport, che premiano Bastoni (seconda presenza da titolare in prima squadra, la prima il 30 novembre in Coppa Italia contro il Pescara) con un 7 pieno. Su Tuttosport, in particolare, Bastoni si prende anche il titolo, dato che i nerazzurri hanno vinto, come ricorda il quotidiano torinese, con il piadenese e Melegoni all’esordio. “Conferma la sua maturità – scrive Tuttosport accanto al voto 7 – . Impeccabile dietro e pericoloso anche davanti a Puggioni”. Il CorSport, parlando di “altri due gioielli lanciati dal forziere di Zingonia”, spiega che “Bastoni dalla tribuna non dava la sensazione di un ragazzino, ma di un difensore navigato”.

Promosso a pieni voti, insomma, e nel mentre emergono particolari e dettagli davvero curiosi: per esempio una compagnia di amici di Bastoni è partita subito dopo la gara della Martelli contro la Quinzanese (Seconda categoria) per raggiungere Bergamo, giungendo “puntualmente” tardi. Ma alcuni ragazzi stavano giocando, altri erano in tribuna come spettatori e tutti sono partiti verso le 16.30 dopo una doccia rapida. La gara della Martelli è finita alle 16.15, quella dell’Atalanta è iniziata alle 18. La corsa, la gara già iniziata, il biglietto trovato in Curva Sud nell’unica biglietteria ancora aperta. Un sacrificio premiato dallo stesso Alessandro, che ha regalato agli amici una delle due magliette consegnategli dalla società: quella del primo tempo resterà in quadro a casa Bastoni, incorniciata a imperitura memoria; quella della ripresa è finita agli amici di sempre.

Tra i quali c’è pure Riccardo Orsoni, che sempre domenica ha ottenuto il record della marcia 3 km Allievi e ha messaggiato con Alessandro lunedì pomeriggio. “Ciao recordman”. “Ciao calciatore di serie A”. I due adesso si chiamano così. Epiteto meritato, restando rigorosamente coi piedi per terra. Per Orsoni il consiglio è letterale (chi stacca troppo nella marcia viene squalificato); per Bastoni è un invito, spesso rivolto dal papà Nicola (domenica a Bergamo: “La mamma Monica invece è rimasta a casa, perché era troppa la tensione”), quasi inutile: questo ragazzo del 1999 con la testa sulle spalle, vola in alto solo sui corner, in entrambe le aree. Spesso segna anche. Domenica non lo ha fatto, ma il gol più bello era già stato l’esordio in serie A.

Giovanni Gardani 

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