Cronaca

Autocostruzione, viadanese propone di destinare la palazzina ai profughi

L’attuale Amministrazione, contattata dal presidente della Cooperativa di Casalmaggiore, ha confessato che il programma dell’Autocostruzione ed adeguamenti appare in fondo alla lista delle priorità.

Nella foto Ferrari e la palazzina in questione

CASALMAGGIORE/VIADANA – C’è un professionista di Viadana a cui interesserebbe ospitare profughi in una casa disabitata di Casalmaggiore. La struttura fa parte di un agglomerato costruito una decina di anni fa da una cooperativa locale che si è data il nome di “Sotto il Tetto”. La formula era interessante poiché prevedeva il sistema dell’Autocostruzione, nel senso che ogni richiedente realizzava il proprio appartamento garantendo una sessantina di ore mensili grazie all’impegno di ciascuna famiglia durante i fine settimana.

L’apporto tecnico veniva fornito da una società milanese che nel corso degli anni però è incappata in guai finanziari impedendo così l’ultimazione di tutte le case previste. Tra queste una palazzina composta da tre unità collegate che potrebbe appunto ospitare una decina di profughi di cui si occuperebbe il viadanese. Ma per giungere a questo progetto prima di tutto serve il parere positivo dell’Amministrazione comunale di Casalmaggiore che non sembra molto d’accordo sull’iniziativa. E poi la trifamigliare, chiamiamola così, dovrebbe essere completata con parti interne mancanti, come pavimenti e qualche infisso.

Attualmente nel quartiere, nato nel 2007 a Vicomoscano sulla strada bassa per l’ospedale, non sono state completate alcune opere di urbanizzazione, mancando quindi di illuminazione pubblica e di asfaltatura. Le altre 11 famiglie che ci vivono, alcune già da cinque anni, in sostanza si trovano bene, alcune si sono dotate persino di ascensore e mansarda, spendendo circa 90mila euro escluse le spese notarili. Ciò che manca è la cura del verde poiché il Comune non se ne assume l’onere.

L’idea delle case autocostruite era stata caldeggiata dall’ex sindaco Massimo Araldi e portata avanti dal successivo primo cittadino Luciano Toscani. Dopo di che il progetto ha smesso di suscitare interesse anche per le complicazioni finanziarie e burocratiche subentrate. In sostanza i residenti ora sono regolarmente proprietari dei rispettivi immobili anche se una banca ogni tanto cerca di sollecitare la regolazione di chi invece ha dei sospesi con l’Istituto.

Un paio di stranieri, pare vi soggiornino senza diritto mentre un ghanese ha trasferito la residenza in Inghilterra senza restituire le chiavi. Tutto sommato il progetto del “Sotto il tetto” qualche risultato lo ha raggiunto, dando la casa a chi ha potuto approfittare delle agevolazioni anche diversi sono gli aspetti ancora da definire. Ma l’attuale Amministrazione comunale, contattata direttamente dal presidente della Cooperativa di Casalmaggiore Domenico Ferrari, ha confessato che il programma dell’Autocostruzione ed eventuali suoi adeguamenti appare in fondo alla lista delle priorità.

Rosario Pisani

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