Cronaca

Brescia Parma, ancora disagi per i pendolari. Un fastidioso calvario

"Il treno delle 7.15 è stato soppresso per cause ignote e l'autobus sostitutivo è partito solo alle 8.00. A quell'orario era in grave ritardo per i pendolari delle 7.15 e in anticipo di un quarto d'ora sul treno successivo"

CASALMAGGIORE – Treni: sembra non avere fine il calvario dei pendolari e degli studenti che si trovano, giocoforza, a transitare sulla Parma Brescia per lavoro o studio. Ieri il treno delle 7.15, destinazione Parma, non è mai arrivato. Va bene, ci può stare, si dirà. Ma quel che non ci può stare è il resto, come racconta il consigliere del Listone Alessandro Rosa: “Il treno è stato soppresso per cause ignote – ci segnala Alessandro – e l’autobus sostitutivo del treno delle 7.15 è partito solo alle 8.00. Mi piacerebbe capire per quale motivo: a quell’orario era in grave ritardo per i pendolari delle 7.15 e in anticipo di un quarto d’ora sul treno successivo”. A quel punto dunque il pullman sostitutivo era inutile. Chi aveva un orario da rispettare era già andato via per prendere l’auto. Gli altri, quelli che erano rimasti a ‘ringraziare’ il dio della locomotiva, avrebbero potuto attendere un quarto d’ora in più. “La Parma Brescia – conclude ironico Rosa – continua a sorprendere. Alla fine il pullman, mi hanno detto, era un autobus integrativo per portare più pendolari a destinazione”. Disagi comunque evidenti che lasciano aperte numerose questioni sul servizio ferroviario, quello della Brescia Parma in cui, tra stazioni dimenticate ed ormai prive di dignità, treni da museo (della rottamazione) e ritardi, non certamente all’altezza delle esigenze della città e dei suoi cittadini figli – con ogni evidenza – di un ‘dio (della locomotiva) minore’.

Nazzareno Condina

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