Politica

Bozzolo, il centodestra: "Mammografo tornerà attivo a breve. Basta disfattismo"

"Il mammografo non lascerà la struttura ospedaliera e la sua funzione verrà ripristinata entro la fine del mese. I tecnici ci hanno anche assicurato che la qualità dell’apparecchiatura che verrà installata non sarà inferiore a quella in essere sino a pochi giorni fa presso il presidio bozzolese" spiegano Malagola, Loatelli e Pasetti.

BOZZOLO – Il trasferimento del mammografo da Bozzolo a Pieve di Coriano? Nulla di cui preoccuparsi, secondo parte del centro-destra locale. Un comunicato stampa, infatti, rivela alcuni dettagli di un incontro organizzato cin i vertici aziendali dall’ASST di Mantova. A prendervi parte sono stati Sara Malagola per Forza Italia e Irvano Loatelli per la Lega Nord dell’Oglio Po, senza dimenticare il segretario di circoscrizione Cedrik Pasetti.

“E’ doveroso rasserenare la comunità bozzolese – si legge nel comunicato – e tutti gli utenti del Presidio di Bozzolo: il mammografo non lascerà la struttura ospedaliera e la sua funzione verrà ripristinata entro la fine del mese. I tecnici ci hanno anche assicurato che la qualità dell’apparecchiatura che verrà installata non sarà inferiore a quella in essere sino a pochi giorni fa presso il presidio bozzolese. Inoltre, le Direzioni hanno anticipato la loro volontà di portare a Bozzolo ulteriore strumentazione e specificatamente una MOC con il preciso intento di ampliare l’offerta di servizi rivolti alla popolazione più fragile, gli anziani, demarcando in modo sempre più netto la vocazione del nostro presidio: le fragilità”.

“Al netto del solito disfattismo . prosegue lo scritto – è bene ricordare che per il solo presidio ospedaliero di Bozzolo sono stati spesi 6,5 milioni di euro in ristrutturazione in tempi in cui qualcuno ululava alla luna che il lo stesso avrebbe chiuso. Questo ha permesso, tra le tante cose, di far crescere un centro riabilitativo d’eccellenza invidiato dai grandi poli universitari, che eroga prestazioni ad utenti provenienti da ben oltre i confini della nostra provincia, ed un reparto sub-acuti che con i suoi posti letto svolge un ruolo cuscinetto fondamentale per tutti quei pazienti fragili, soprattutto anziani, che hanno bisogno di cure intermedie”.

Da qui segue la polemica politica. “Si potrebbe anche capire la necessità di taluni di trascinare tutto nell’oblio del disfattismo: è certamente più semplice lamentarsi sulla stampa dei problemi che non si sanno risolvere invece di trovarne le soluzioni. Non possiamo, però, continuare ad accettare che gli utenti dell’ospedale e i cittadini bozzolesi vengano trascinati in un clima di terrore per assecondare le necessità da campagna elettorale dei soliti noti: l’ospedale, i suoi operatori e i suoi utenti meritano più rispetto. Da parte nostra continueremo a lavorare per portare risorse all’ospedale e quindi al nostro territorio: non ci arrendiamo a chi vorrebbe trasformare il nostro comune in un feudo di disperazione”.

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