Una storia a lieto fine: nonno Gianfranco avrà una casa in cui attendere una nuova vita
"La nostra felicità è alle stelle nel vederlo circondato da calore e amore. Ora si occuperanno loro di lui, gli troveranno una fantastica famiglia che ama i segugi, che gli farà dimenticare la brutalità umana"
CALVATONE – Era diventata la mascotte per il Canile Rifugio ‘La Cuccia e il Nido’ di Calvatone. Nonno Gianfranco, un anziano segugio che ora ha trovato casa. Una casa temporanea per quanto gli stalli offerti dai rescue in Italia prevedano spessissimo un’adozione poi definitiva. L’anziano segugio quell’adozione se la merita tutta. “Gianfranco – spiegano i volontari del canile – arrivò da noi in condizioni disumane. Segugio anziano, era il tipico scarto di caccia, solo un’inutie zavorra di cui liberarsi. Era magrissimo, si potevano contare le costole, una per una. Era sporchissimo, pieno di larve, zecche, pulci. Era anche fortemente anemico, debilitato, senza forze. Avevamo timore che non ce la potesse fare. Ma si sa, i cani sorprendono sempre, e i segugi sono una razza caratterizzata da una tempra incredibile! Così grazie alle cure dei volontari e degli operatori del Rifugio, Gianfranco miglioró giorno dopo giorno: l’anemia divenne solo un brutto ricordo, riprese tutte le forze perdute, guadagnò peso e il suo pelo crebbe morbido e lucido. Era diventato un gran bel cane! La sua rinascita è stata una delle più sorprendenti”. A gennaio per il segugio la svolta: “I nostri carissimi amici – proseguono i volontari – di SOS Segugi, che da sempre ci danno una mano a promuovere questa splendida razza ancora molto sottovalutata in Italia, ci contattano offrendoci un posto caldo per Gianfranco, una cuccia in casa, un tetto sulla testa. Uno stallo casalingo! La nostra felicità è alle stelle nel vederlo circondato da calore e amore. Ora si occuperanno loro di lui, gli troveranno una fantastica famiglia che ama i segugi, che gli farà dimenticare la brutalità umana. Che dire… Gianfranco da ieri sera dorme in una casa. Per la prima volta nella sua vita!”. Un tetto ed una cuccia calda in cui passare gli ultimi anni della sua vita, in attesa di un’adozione definitiva fatta dai contatti del rescue, gruppi molto rigorosi nella selezione degli adottanti e a cui partecipano solo amanti della razza specifica. I rescue, quando prendono in carico un cane e lo stallano, poi non tornano indietro.Il destino dei segugi, come di tanti cani da caccia, è spesso segnato. Nei canili se ne trovano tanti. Utili sin che son abili alla caccia, lasciati al loro destino quando poi non servono più. “Ringraziamo – concludono gli operatori de La Cuccia e il nido – di cuore tutti i volontari di SOS Segugi, Patrizia la stallante di Gianfranco. Siete grandi! Prendete in considerazione l’adozione di un cuore segugioso. Se cercate un cane buono, dolce, che vada d’accordo con altri cani, adatto a bambini e anziani… beh adottate un segugio! In ogni Rifugio d’Italia ne trovate a centinaia. Tutti condividono lo stesso passato e presente: dal box di un cacciatore, al box di un canile. Solo voi potete cambiare il loro futuro”. Una storia bella insomma, con un lieto fine, soprattutto pensando che le adozioni di cani anziani sono difficili. Ci vuole tantissimo amore e la consapevolezza che non è la quantità del tempo quella su cui puoi fare affidamento ma la qualità di quello, per ragioni anagrafiche piuttosto breve, che resta da passare con l’amico a quattro zampe.
Nazzareno Condina