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E' la Coppa della via Emilia: Pomì, batti Modena per la Final4 di Bologna (o Forlì)

La final four, lo scorso anno giocata a Ravenna, quest’anno dovrebbe spostarsi a Bologna o Forlì, restando dunque in zona. L’assegnazione si saprà probabilmente a febbraio, come lo scorso anno: resta inteso che per sfatare l’ultimo tabù la Pomì dovrà tornare a poche decine di chilometri dal luogo del delitto.

Foto Giuseppe Storti

CASALMAGGIORE – Coppa Italia o Coppa della via Emilia? Il dubbio sovviene e, in particolare, riguarda il cammino che coinvolge la Pomì Casalmaggiore e che speriamo possa portare le rosa fino a quell’ultimo atto mai centrato in passato in serie A1. Se c’è un tabù per le rosa, questo è proprio la Coppa Italia, la competizione più breve di tutte, Supercoppa Italiana a parte, e che infatti si esaurisce in sole quattro gare per chi è bravo ad arrivare in fondo. Meno addirittura rispetto al Mondiale per Club, dove Casalmaggiore giocò, come ricorderanno i tifosi più attenti, cinque partite.

La competizione inizia giovedì sera dal PalaPanini di Modena, un tempio della pallavolo e non a caso uno dei luoghi in cui il volley italiano, tra maschile e femminile, ha vissuto momenti mitici. Proprio lungo la via Emilia – della quale, a pensarci bene, Casalmaggiore rappresenta solo una piccola deviazione – la pallavolo nostrana ha scritto i suoi capitoli più gloriosi, tenendo presente le imprese della vecchia Santal o Maxicono Parma nel maschile, ad esempio, o i fasti della Teodora Ravenna nel femminile.

I quarti di finale sono comunque solo l’inizio del percorso: andata a Modena giovedì alle 20.30, come detto, ritorno a Cremona domenica alle ore 17, calcolando poi i set vinti e persi per stabilire chi passa il turno. In caso di perfetta parità, si gioca il golden set ai 15 punti per stabilire chi si qualifica. Proprio con Modena, con un ko netto tra andata e ritorno (0-3 e 1-3, ndr), iniziò l’avventura della Pomì in questa competizione in A1 nel 2013-2014, una vita fa. Ora le parti si sono invertite, la Liu Jo Nordmeccanica resta pericolosa ma, avendo chiuso all’ottavo posto superata anche da Bolzano, di sicuro palesa qualche problema. A questi si aggiunga la forma fisica non eccellente di Neriman Oszoy, bombardiera turca che potrebbe saltare almeno il match di andata a causa di guai muscolari alla coscia. La Pomì invece si presenta al completo, per iniziare il suo gennaio zeppo di impegni: Coppa Italia, Campionato, Coppa Cev, quest’ultima al via dal 12 gennaio.

E se negli altri incroci Conegliano parte strafavorita con Bolzano, mentre promettono equilibrio Bergamo-Scandicci e Novara-Busto Arsizio, resta da spiegare perché è davvero la Coppa della via Emilia. La final four, lo scorso anno giocata a Ravenna, quest’anno dovrebbe spostarsi a Bologna o Forlì, restando dunque in zona. L’assegnazione della città ospitante si saprà probabilmente a febbraio, come lo scorso anno: resta inteso che per sfatare l’ultimo tabù rimasto, dopo il ko sanguinoso incassato da Bergamo nella semifinale 2016, la Pomì dovrà tornare a poche decine di chilometri dal luogo del delitto. Per farlo però, prima, non dovrà distrarsi contro il sestetto di Gaspari.

Giovanni Gardani

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