Punto Nascite e mammografo di Bozzolo: cinque sindaci scrivono in Regione
Il documento inviato alla Regione Lombardia porta la firma di Ivana Cavazzini per Piadena, Pierugo Piccinelli per Calvatone, Aldo Vincenzi per Sabbioneta, Pierromeo Vaccari per Casteldidone e Mario Penci per Tornata.
BOZZOLO – “Con la premessa che la questione dei servizi sanitari territoriali non è questione di appartenenza ideologica o di schieramento, bensì di interpretazione delle attese dei cittadini-utenti, non si può sottacere il timore degli utenti a fronte di due notizie, recentemente emerse a livello di informazione”. Inizia così il documento firmato da alcuni sindaci del comprensorio Oglio Po, peraltro di pensiero politico in qualche caso anche distante, inviato alla Regione Lombardia. Si tratta di Ivana Cavazzini per Piadena, Pierugo Piccinelli per Calvatone, Aldo Vincenzi per Sabbioneta, Pierromeo Vaccari per Casteldidone e Mario Penci per Tornata.
“La prima notizia – scrivono i sindaci – riguarda il punto nascite dell’Oglio Po, a 40 chilometri di distanza dalla più vicina struttura ospedaliera lombarda dotata di tale servizio. Al di là della ricerca delle responsabilità, argomento importante quanto lontano dal nostro ruolo, preme, invece, sottolineare la viva necessità di non ridurre ulteriormente il servizio in una zona che ha già subito pesanti ridimensionamenti a livello sanitario ed ospedaliero”.
“La seconda – si legge – è riferita al trasferimento dall’Ospedale di Bozzolo a quello di Pieve di Coriano dell’innovativo ed apprezzato mammografo digitale, recentemente messo a disposizione del nosocomio bozzolese. A fronte della chiara presa di posizione delle utenti del servizio che temono la futura caduta del livello delle prestazioni, poiché l’apparecchiatura che dovrebbe essere trasferita nell’Oltrepo mantovano è innovativa e funzionale, mentre quella in arrivo da Pieve di Coriano è definita meno operativa, si intende rimarcare la contrarietà alla introduzione di artifici che rendono sempre più problematico il rapporto con la numerosa utenza servita. Si chiede, pertanto il mantenimento del servizio e della strumentazione attualmente in esercizio”.
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