Stazione di Casalmaggiore, il disagio di un pendolare tra piscio e rifiuti
"i bagni sono chiusi da anni ormai e non ne si capisce il motivo, é una stazione abbandonata non si possono chiedere informazioni non c'è la biglietteria in quattro anni di viaggio questa stazione l'avró vista pulita si e no due volte"
CASALMAGGIORE – Erba alta, rifiuti un po’ dappertutto, mura scrostate. Ma quello è il meno. Bagni chiusi ed odore di piscio vicino alle porte. No, non sono i bagni pubblici di una metropoli, l’estrema periferia di città che a fatica riescono a tenere il controllo di tutto, ma è la stazione di Casalmaggiore, la terza città della provincia ormai ridotta poco meglio della stazione di Mezzani. Da quando anche il bar ha chiuso tutto è precipitato. E per i pendolari, e per quei – pochi turisti – che capitano da queste parti un biglietto da visita davvero poco edificante. Una lettrice questa mattina ci ha mandato un po’ di foto. E’ una delle malcapitate pendolari costrette a subire pure l’onta di uno spazio indegno di una qualunque società civile. “Vorrei fare una segnalazione per la Stazione ferroviaria di Casalmaggiore se cosi si può chiamare, i bagni sono chiusi da anni ormai e non ne si capisce il motivo, é una stazione abbandonata non si possono chiedere informazioni non c’è la biglietteria in quattro anni di viaggio questa stazione l’avró vista pulita si e no due volte, sono appena arrivata per prendere il treno Brescia Parma e cosi ho trovato insieme ad altri pendolari la stazione… fa schifo, veramente schifo, tra muri imbrattati e rotti con pezzi sulle panchine, urine dietro la porta di entrata, cestini buttati in mezzo ai binari, vomitate carte ovunque e scritte orribili”. Pubblichiamo le foto – la lettrice è stata anche abbastanza clemente – senza speranza che qualcuno possa occuparsene. Il massimo del degrado é stato raggiunto ma non sembra, per il momento, esservi alcuna volontà di porvi rimedio.
Nazzareno Condina