Cronaca

Corte Po, i ladri portano via le poche e povere cose rimaste del cantiere

"Abbiam vissuto nella paura per mesi. I ladri? Se non ci pensa il curatore fallimentare a tutelare il cantiere, non ci possiamo pensare noi. Abbiamo già i nostri problemi e sono tanti. I problemi di chi vive in un'area abbandonata"

MARTIGNANA PO – A sparire questa volta le porte degli appartamenti. Il resto era già sparito da un po’. Marmi dei davanzali delle finestre, materiale elettrico, infissi, caldaie a condensazione. Ennesimo furto, nei giorni scorsi, a Corte Po di Martignana, struttura in costruzione ormai ferma da cinque anni preda da tempo dei ladri di cantiere che ne hanno fatto un luogo dove agire a colpo sicuro. Un furto in piena regola, portato a termine come al solito da ignoti nella terra di nessuno. Tra vandali, bande di balordi locali che ne hanno fatto meta dei loro bivacchi (l’ultima volta uno di questi costò un incendio che solo grazie all’intervento tempestivo di alcuni residenti non provocò il propagarsi delle fiamme nelle abitazioni attigue) e ladri, nonostante l’area completamente recintata su ordine del tribunale di Mantova, l’area è particolarmente esposta. “Siamo messi così – racconta uno dei residenti – questo è ormai un classico da queste parti. Daltronde a controllare non viene mai nessuno. Non ci meravigliamo più di nulla. Nel primo anno dopo il fallimento dell’impresa ci veniva a trovare gente incazzata per non essere stata pagata, come se la colpa fosse nostra. Abbiam vissuto nella paura per mesi. I ladri? Se non ci pensa il curatore fallimentare a tutelare il cantiere, non ci possiamo pensare noi. Abbiamo già i nostri problemi e sono tanti. I problemi di chi vive in un’area abbandonata, con montagne d’amianto e di scarti di materiale edile dietro casa, senza impianto per il metano e luce sulla strada e una struttura gigantesca che non trova compratori. Un gigante dai piedi di sabbia”. Nessuna denuncia sporta ai carabinieri: “Non servirebbe a nulla. Tranne che per il sindaco Alessandro Gozzi, che in questi anni ha cercato di darci una mano al meglio che poteva e per le tasse che trovano la via della cassetta delle lettere anche su strade dissestate, noi non esistiamo”. Anche l’ultima asta del mese scorso è andata a vuoto. Neppure a un prezzo stracciato qui qualcuno ha voglia di costruire.

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