Il Pd sul "caso Sanfelice": "Dalla Lega sciacallaggio, noi proponiamo due soluzioni"
Queste le alternative suggerite. “O trovare soluzioni che per i prossimi mesi possono consistere nel chiedere a tutti un piccolo sacrificio di spazi, perché la ragioneria deve essere aperta alla mattina e non al pomeriggio. Altrimenti si noleggino delle aule container e si mettano in piazzale della Libertà".
VIADANA – Sulla questione dei problemi strutturali all’Istituto Sanfelice di Viadana si muove anche il Partito Democratico locale, e lo fa con voce critica. “Siamo letteralmente schifati da quanto abbiamo letto in questi giorni sulla stampa: la Lega Nord che governa comune e regione, invece di trovare soluzioni che stanno cadendo nei confronti della nostra comunità, sta facendo uno sciacallaggio politico. Parlando della Ragioneria si lanciano accuse alla Provincia solo perché governata da un altro partito quando invece dovremmo ringraziarla perché a differenza di tante altre ha fatto dei controlli sulle strutture di sua proprietà. Addirittura vengono lanciate accuse e responsabilità per aver fatto entrare ragazzi con pericoli di crolli”.
La risposta è in particolare al gruppo dei Giovani Padani. “In primis – prosegue il documento a firma Nicola Federici, Adriano Saccani e Vincenzo Vinciguerra – visto che sono cose serie non bisogna lanciare allarmismi e spaventare gli alunni e le famiglie, ma come abbiamo detto da subito bisogna lavorare per trovare soluzioni condivise, pertanto invitiamo il sindaco ad uscire dal comune e a confrontarsi con il presidente della Provincia, visto che lo stesso presidente ad oggi ci ha detto che dal sindaco di Viadana ha ricevuto un’unica email dove si faceva presente che c’era il problema anche delle società sportive”.
“Siamo molto preoccupati – proseguono i rappresentanti del Pd locale – per il futuro dell’istituto perché questa scelta di spostare al pomeriggio fino a data da destinare le lezioni, può veramente compromettere il futuro di tutto l’istituto e quindi i 70 anni di storia che lo caratterizzano. Pertanto lunedì siamo andati subito a colloquio con il presidente e il consigliere provinciale Aldo Vincenzi, e lì abbiamo invitato Provincia, sindaco e dirigente a trovare una soluzione che permetta già da gennaio di far tornare gli alunni a scuola alla mattina naturalmente valutando per primo se parte dell’istituto non presenta criticità e possa essere tranquillamente utilizzato per l’attività scolastica, visto che a gennaio sono già stati accantierati i primi interventi più urgenti”.
Queste le alternative suggerite. “O trovare soluzioni che per i prossimi mesi possono consistere nel chiedere a tutti un piccolo sacrificio di spazi, perché la ragioneria deve essere aperta alla mattina e non al pomeriggio e secondo noi gli spazi ci sono. Capiamo la difficoltà del sindaco a dire che non ci sono spazi, perché altrimenti verrebbe meno la giustificazione di aver spostato degli alunni in Via Grossi; ma le nostre famiglie vogliono risposte e loro sono stati votati per governare la città non per rimanere fermi. Altrimenti, nel caso in cui non ci siano spazi sufficienti, si noleggino delle aule container e si mettano in piazzale della Libertà dove a differenza di quello che dice il sindaco, spazio ve n’è in abbondanza e la zona sorge proprio in prossimità dell’arrivo delle corriere. Basterebbe chiamare qualche collega sindaco delle zone terremotate e chiedere come si sono mossi e a chi hanno chiesto il noleggio di queste strutture pre-fabbricate. Mercoledì sera intanto ci sarà un incontro tra dirigente e genitori e ci è stato confermato che saranno presenti anche dalla Provincia di Mantova”.
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