Cronaca

Cena di Terre di Lombardia, Fava: "Il parere è perentorio, il Governo in mala fede"

A fare arrabbiare Fava, soprattutto, è stata la tempistica della comunicazione. "La decisione è stata presa il 21 novembre. Perché nessuno ci ha avvisati fino al 9 dicembre, giorno in cui peraltro il Pirellone era chiuso per il “ponte” delle festività? Mi spiace essere stato buon profeta su una cattiva notizia".

CIMBRIOLO (MARCARIA) – La frazione più estrema dell’Oglio Po, tanta nebbia, quasi 150 presenti all’Osteria di Cimbriolo, che proprio dalla località di Marcaria prende il nome. Il movimento culturale Terre di Lombardia ha organizzato qui lunedì sera la tradizionale conviviale, alla quale hanno partecipato molti sindaci del comprensorio Oglio Po, oltre che un paio di onorevoli deputati in Parlamento in quota Lega Nord, il segretario di zona Cedrik Pasetti e l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava. Era atteso il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni, che però ha dovuto dare forfait all’ultimo, trattenuto a Milano dal vertice convocato dal Carroccio in merito alle novità governative di Roma.

Logicamente però, tra una portata e l’altra, il tema della serata di lunedì è stato l’ospedale Oglio Po e, più nel dettaglio, il suo Punto Nascite ormai prossimo alla chiusura. Proprio Fava si è espresso con termini durissimi. “Quelli che parlano di un “parere” da parte del Ministero, in realtà dicono il falso: è vero che nel documento emerge questa parola, ma si tratta di un parere perentorio. Non lo dico per lavarmi le mani, ma perché ho contattato chi di dovere e ho avuto conferma sul fatto che la Regione ora, per quanto concerne la Sanità, ha come unico potere quello di decidere i tempi di dismissione, che comunque dovranno rispettare la scadenza di dicembre 2017”.

A fare arrabbiare Fava, soprattutto, è stata la tempistica della comunicazione. “La decisione è stata presa il 21 novembre. Perché nessuno ci ha avvisati fino al 9 dicembre, giorno in cui peraltro il Pirellone era chiuso per il “ponte” delle festività? Mi spiace essere stato buon profeta su una cattiva notizia, ma sapevo sarebbe andata a finire così: il Governo ha atteso l’esito del referendum, senza dare mazzate per tenersi buono l’elettorato, e poi ha reso nota una decisione già presa”. Secondo Fava la malafede nella decisione si nota da un altro particolare, che non riguarda da vicino Oglio Po. “Lasciano a noi la scelta se tenere aperto l’ospedale in Valtellina o in Valchiavenna: sono due strutture che distano circa 30 km e tocca alla Regione l’ingrato compito”.

Domanda d’obbligo: Maroni, e dunque la Regione, possono opporsi alla richiesta? “Se il governatore decide di tenere aperto il Punto Nascite lo fa a suo rischio e pericolo. La legge dice che sotto i 500 parti annuali, non viene garantito lo standard minimo di sicurezza. Sappiamo tutti che per Oglio Po non è così, ma questo dice la legge. Ripeto, se Maroni decide di opporsi alla decisione del Ministero, e poi capita qualcosa di brutto, come purtroppo è accaduto nei mesi scorsi nella vicina Brescia, allora poi lo vanno a prendere a casa. Questo esempio è per rendere l’idea”.

Era presente alla conviviale anche Camillo Rossi, direttore generale dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera. “Non avendo ancora ricevuto il documento – ha comunicato in via ufficiale – preferisco non esprimermi. Quello che posso dire è che noi siamo sempre stati in grado di garantire la sicurezza sia della mamma che del bambino appena nato. E lo dimostrano i fatti”. Secondo qualche indiscrezione uscita in sala, il prossimo passo, non così lontano, potrebbe essere il taglio dei Punti Nascite sotto i mille parti all’anno. Intanto sempre Fava è andata all’attacco, individuando una categoria responsabile, quella dei medici di base e dei ginecologi. “E’ un dato di fatto che il comprensorio vanta 800 parti potenziali, se la metà va a partorire lontano dall’ospedale di Vicomoscano, è perché il medico di base o il ginecologo indirizza altrove le mamme. E’ capitato anche a mia moglie, dunque so cosa bene di cosa parlo”.

Giovanni Gardani

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