Tenda di Cristo, Padre Francesco e quella scelta di vita a favore degli ultimi
Per avere un contatto con questo straordinario personaggio si potrà decidere di assistere la Vigilia di Natale alla Messa officiata a mezzanotte nella stalla della Tenda di San Giovanni dove la Madonna sarà impersonata da una giovane profuga eritrea
RIVAROLO DEL RE – A Natale viene di più il desiderio di conoscere quelle persone che si adoperano per allieviare le sofferenze della gente. Una predisposizione,la loro, che non si manifesta solo per le feste ma continua tutti i giorni dell’anno per dodici mesi e altri dodici ancora senza mai lasciarsi scoraggiare dalla stanchezza e dallo sfinimento. Ne fisico ne psicologico. Sono “angeli” che vivono tra noi anche se pochi vedono le ali dietro la schiena e l’aureola sul capo. A Rivarolo del Re sorge una delle 12 Tende di Cristo create da Fratel Francesco Zambotti da tempo diventato semplicemente “Padre Francesco” Le altre strutture le ha in giro per il mondo. Tre in Messico e altrettante in Brasile dove in special modo viene garantita assistenza a bambini orfani e sieropositivi. Tra questi anche quellli che la Polizia locale scarica quasi ogni giorno affidandone il recupero alla generosità del religioso e della sua equipe. Ma per trovare la carità del frate camilliano non è necessario attraversare il mondo. In Italia di queste case “case dell’Accoglienza“ c’è ne sono un bel pò basta cercarle nelle campagne, da San Giovanni in Croce ad Acquanegra cremonese a Rivarolo del Re sino a scendere giù in Sicilia. A Rivarolo del Re alla Tenda si affianca una struttura più recente chiamata Casa Paola dove presta la sua opera anche una ex assessore di Bozzolo Simona Lanfredi Sofia. Qui oltre a persone con problemi di gravi malattie, o di forte disagio sociale ci sono una settantina di ospiti, tra cui 28 profughi mandati direttamente dalla Prefettura. La settimana scorsa poi sono giunti direttamente da Roma due fratelli siriani uno di 19 e l’altro di 23 anni che sono scappati dal loro paese in guerra passando dal Libano dove sono sfuggiti alla morte per caso. Ottenuto lo stato di rifugiati politici ora sono a Rivarolo del Re cercando di imparare l’italiano e le nostre abitudini occidentali. Padre Francesco assieme alle collaboratrici Pier Angela Cattaneo ed Enrica Poltronieri si organizza per far si che a questa gente non manchi nulla.Dai vestiti quando giungono infreddoliti e coperti dai loro indumenti africani ,sino al cibo che due volte la settimana possono cucinare e creare da soli secondo il loro gusto etnico. Non manca una gran quantità di giubbini catarinfrangenti per consnetire loro di uscire in bicicletta con meno rischi. Per fare tutto questo il frate camilliano ricorre alla divina provvidenza che si manifesta attraverso donazioni da parte di gente generosa. E poi c’è la volontà e il sacrificio di ciascun volontario. Mentre ci mostra i souvenir e le bellissime conchiglie appena portate dal Brasile l’occhio corre agli innumerevoli libri appoggiati sulla scrivania. Autentiche perle di saggezza e fede che scrive ogni mattina appena sveglio: “Questo ‘Cristo nel taschino’ ad esempio me lo ha ispirato Papa Francesco quando ha detto di tenere sempre a portata di mano un piccolo Vangelo. Io ho pensato a questo volumetto che contiene un centinaio di domande e risposte su temi di vita cristiana”. Ed altre riflessioni si possono trovare tra gli 8 volumi e le 1700 poesie sino ad oggi completate. Per avere un contatto diretto con questo straordinario personaggio si potrà decidere di assistere la Vigilia di Natale alla Messa officiata a mezzanotte nella stalla della Tenda di San Giovanni in Croce dove la Madonna sarà impersonata da una giovane profuga eritrea madre di una bimba di 4 anni e incinta di un altro pargolo, approdata recentemente a Lampedusa. Mentre per un’idea di un regalo originale è sufficente visitare il negozietto di Casa Paola pieno di articoli artigianali di rara bellezza.
Rosario Pisani