Cronaca

Centro Psico Sociale, venerdì 16 dicembre presentazione della Montagnaterapia

Sarà presentato il programma di Montagnaterapia 2016 del CPS con il filmato “Gente in cammino”. Il concerto del coro sarà accompagnato dalle letture dei testi prodotti nei laboratori di scrittura in cammino.

vociCASALMAGGIORE – Il Centro Psico Sociale di Casalmaggiore della unità operativa di Psichiatria n. 25, responsabile il dr. Antonino Minervino (asst di cremona) organizza per venerdì 16 dicembre, alle ore 21,  una serata in collaborazione col coro del club alpino di Cremona. Nel corso della serata sarà presentato il programma di Montagnaterapia 2016 del CPS con il breve filmato “Gente in cammino”. Il concerto del coro sarà inoltre accompagnato dalle  letture dei testi prodotti nei laboratori di scrittura in cammino. La serata aperta a tutti e ad ingresso gratuito si terrà presso l’auditorium ”Giovanni Paolo II ” del Duomo di Santo Stefano di Casalmaggiore. Ingresso gratuito aperto a tutti.

Da diversi anni sono presenti in Italia iniziative che vedono nell’ambiente della montagna uno scenario privilegiato per la realizzazione di progetti con finalità terapeutiche. Tutte queste iniziative, nate dalla considerazione di base che la frequentazione dell’ambiente della montagna agisce positivamente sull’equilibrio psicofisico delle persone, hanno portato, soprattutto dalla fine degli anni 90, ad un percorso di sistematizzazione concettuale e metodologica delle varie pratiche, tanto che ora si parla di “Montagnaterapia”.  Con tale termine si intende definire un originale approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e/o socio-educativo, finalizzato alla prevenzione secondaria, alla cura e alla riabilitazione degli individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità. Esso è progettato per svolgersi, attraverso un lavoro sulle dinamiche di gruppo, nell’ambiente naturale e culturale della montagna. La Montagnaterapia rivolgendosi all’interezza e inscindibilità della persona si pone l’obiettivo di utilizzare quei processi emozionali, cognitivi e relazionale attivati dal contatto con l’ambiente naturale della montagna per promuovere percorsi di potenziamento delle abilità sociali e personali dei partecipanti.

Nel CPS, da diverso tempo, si è costituito il gruppo escursionistico “Verso l’Alto” che organizza, ogni anno, una decina di escursioni su Alpi ed Appennini, ed un Trekking per rifugi di 3-4 giorni.  Camminare in montagna permette al corpo di ritrovare una perduta vitalità, si riattivano tutti i sensi, ma anche si rigenera la mente.  “Non posso meditare che camminando – scriveva il filosofo J.J. Rousseau – non appena mi fermo smetto di pensare, la mia testa non procede che con i miei piedi”. Allora muovere un passo dopo l’altro con i sensi e i muscoli in azione può sia svuotare la mente dai pensieri, che ostinatamente  e spesso con grande ingombro la  abitano, ma anche produrne di nuovi e più creativi non appena il movimento del nostro corpo ha ridato slancio al nostro intelletto. Si può persino immaginare che i pensieri si nutrano dell’energia di quei passi, dell’aria limpida e fresca, degli orizzonti lontani che si fanno posto tra di loro, dei suoni della natura che danno loro una voce nuova.  L’individuo, col proprio corpo in cammino, sperimenta l’unità di tutte le sue parti, in un’esperienza che coinvolge la totalità della persona. Camminare per boschi e crinali,  procedere su un pendio, attraversare coi nostri piedi prati e torrenti pone di fronte ai  limiti e alle risorse di ciascuno, induce ad un comportamento responsabile e cooperativo, educa al bello, sollecita ad osservare, a raccogliere emozioni e ricordi. Passo dopo passo ci si sente protagonisti nel fare ciò che solo noi, con le nostre gambe, possiamo fare.

Le uscite in ambiente sono precedute da incontri per la preparazione e l’organizzazione della camminata e seguite da momenti per riflettere sull’esperienza. La rilettura dei vissuti può far sì che quanto sperimentato e appreso risulti utile anche nella vita di tutti i giorni.  Da alcuni anni, nel servizio del Cps, ci si affida alla metodologia della Scrittura Autobiografica per fissare quanto si è vissuto, per interiorizzare ed elaborare l’esperienza.  La scrittura permette di rivisitare i paesaggi associandoli meglio alle emozioni e ai pensieri, rendendo più consapevoli di quanto tutta la persona è coinvolta nel contatto con la natura della montagna. Le sensazioni sembrano esistere con maggiore forza quando si fanno parola, frase, racconto.  Si cammina e si scrive per lasciare tracce di sé sulle pagine, rendendo visibile il proprio mondo interiore a sé e agli altri.

All’itinerario naturalistico si sovrappone quello narrativo in cui si colgono le vibrazioni emotive che risuonano dentro ciascun camminatore nell’esplorare la natura attorno a sé. “Si è vagato dentro se stessi, vagando oltre se stessi” (D. Demetrio, pedagogista e filosofo).  I taccuini dei partecipanti alle uscite, ci raccontano che si cammina : ”…perché i fiori mi danno il senso della vita… per pescare da un lago il suo essere cristallino e la sua trasparenza… per fare entrare la voce infinita della natura nel nostro cuore… perché la natura e i suoi colori mi fanno tornare all’origine della vita e alla sua purezza… e stare in cima è come trovare qualcosa che non c’è…”  si cammina per raggiungere una cima, per adagiarsi e trovare pace nel silenzio, per  incontrare volti e luoghi nuovi, per scoprire quei sentieri e quelle vette che sono dentro di noi.

Queste attività, ideate e realizzate dall’ educatore professionale e dagli infermieri si inseriscono nei progetti educativi e riabilitativi dell’equipe multidisciplinare del Cps ma si avvalgono della preziosa collaborazione del CAI di Cremona i cui volontari mettono a disposizione le proprie conoscenze ed esperienze.  Un sincero ringraziamento per questa proficua e irrinunciabile collaborazione va al presidente del CAI Marco Zavatti, al coro, a tutti i soci (in particolare a Clara, Maria Pia, Roberto, Stefano e ai lettori della serata Enza, Giorgio e Federico) che hanno accompagnato i protagonisti di questi cammini.

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