Cronaca

Quattrocase è viva risponde a Vezzoni: "Un solo presepe vivente, ma basta calunnie"

L’associazione Quattrocase è viva ha prodotto anche una lettera di risposta a Vezzoni e al Gruppo Emergenti, dove viene riepilogato quanto successo in questi mesi “caldi” dal punto di vista dei rapporti.

Foto La Vik

QUATTROCASE (CASALMAGGIORE) – Nei toni una replica non stizzita ma comunque abbastanza forte, specie nella lettera indirizzata a Daniele Vezzoni, presidente del Gruppo Emergenti di Quattrocase; nei fatti invece un passo indietro che mira principalmente a riportare la calma “per il bene della frazione”. Senza per questo rinunciare a “dire le cose come stanno”.

Giuseppe Magni è il presidente dell’associazione Quattrocase è viva, la seconda ad essere sorta, dopo il Gruppo Emergenti appunto, nella piccola frazione di Casalmaggiore. Nei giorni scorsi Vezzoni ha attaccato duramente a mezzo Facebook proprio Quattrocase è viva, ma prima di proseguire una premessa è d’obbligo: anche semplicemente per ricordare che chi ha creato quest’ultimo gruppo, formalmente costituitosi il 7 ottobre scorso, ha fatto e tuttora fa parte pure del Gruppo Emergenti. “E questo è il motivo per il quale non vogliamo una guerra – attacca Magni – che non avrebbe senso, perché sarebbe una guerra tra poveri, che non agevola il paese”.

“Il punto è che – precisa poi Magni – Quattrocase è viva nasce come movimento culturale, che organizza eventi di questo tenore. Noi non pensiamo a sagre, fiere o momenti mangerecci e culinari, perché a quelli pensa il Gruppo Emergenti, che li organizza sempre in modo esemplare. Noi andiamo a creare qualcosa di diverso”. Il 9 ottobre, spiega Magni nel resoconto, è stato comunicato a mezzo mail al presidente Vezzoni che la nuova associazione era costituita. “Abbiamo pure chiesto di avere un incontro informale, che ci è stato negato, perché Vezzoni voleva che ci presentassimo nel consiglio del Gruppo Emergenti e così abbiamo fatto. Abbiamo proposto di fare insieme un Presepe Vivente, come è tradizione a Quattrocase, dandoci una mano a vicenda, ma loro hanno risposto che quest’anno intendevano inaugurare il salone dell’oratorio con un concerto in chiesa e che questo sarebbe stato sufficiente. Noi abbiamo confermato la nostra collaborazione e a quel punto ci siamo messi in pista per conto nostro per creare un Presepe Vivente organizzato da noi”.

Qualcosa cambia dopo la riunione di Quattrocase è viva, “che è stata fatta a porte aperte – sottolinea Magni – . Nel mentre ci sono state negate un paio di concessioni prima garantite, come ad esempio la possibilità di riunirci in un piccolo salone. Ma lasciamo perdere. Ci siamo ritrovati, come detto, principalmente per organizzare il Presepe Vivente nel giorno di Natale e il giorno dopo abbiamo notato, a sorpresa, un cartellone affisso davanti al bar, a mo’ di regio decreto, da parte del Gruppo Emergenti, dove la stessa associazione annunciava una riunione per organizzare il proprio Presepe Vivente. Un bel cambio di rotta, insomma, rispetto a quanto preannunciato neppure due settimane prima”.

Ora, due Presepi Viventi in una frazione da 450 abitanti sono quasi una contraddizione. Ed è qui che arriva la mano tesa di Magni. “Rinunciamo al nostro, senza problemi, perché ne basta uno e perché noi non siamo in contrapposizione: era importante che venisse organizzato, ci eravamo messi in pista ma se lo organizza il Gruppo Emergenti, va bene così. Non vogliamo spaccare il paese e quindi faremo altre manifestazioni. Però il presidente Vezzoni eviti certe accuse, davvero insensate”.

Su tutte quella di “avere sputato nel piatto dove si è mangiato”. “Noi volontari – precisa Magni – durante le feste organizzate dal Gruppo Emergenti, del quale siamo parte, abbiamo sempre dato una mano e ci siamo sempre pagati le consumazioni. Quando il presidente dice che sfruttiamo il bar rimesso a posto con i soldi del Gruppo Emergenti, beh, si dimentica che anche qui abbiamo fatto una tessera per associarci, dunque abbiamo pagato tutto, senza chiedere alcuna elemosina”.

Un altro contrasto è sorto in merito alla Festa della Befana. “Quattrocase è l’unica frazione – precisa Magni – che organizza con i bambini una festa per l’Epifania con un piccolo momento musicale e poi di raccoglimento. Quest’anno non era stato pensato e così lo abbiamo previsto noi nel nostro calendario. Quasi come risposta il Gruppo Emergenti ha organizzato un momento comunitario dove offrirà a ciascuno un risotto. Se questo è il cambio – un bambino per un risotto – ognuno può capire facilmente come la tradizione venga un po’ meno”.

L’associazione Quattrocase è viva ha prodotto anche una lettera di risposta a Vezzoni e al Gruppo Emergenti, dove viene riepilogato quanto successo in questi mesi “caldi” dal punto di vista dei rapporti. Questa contiene molti dei passaggi già riportati nell’intervista, ma per completezza la riportiamo per intero.

“Egregio Presidente Associazione Emergenti di Quattrocase, 

ci spiace aver disturbato i suoi sogni regali con comunicati apparsi sulla stampa locale (da voi definita di regime) che annunciano iniziative di un’altra associazione, recentemente nata a Quattrocase, e di cui mi onoro di essere stato nominato Presidente, Se ne dovrà fare una ragione poiché Quattrocase non è proprietà del gruppo Emergenti o dei suoi dirigenti, ma è un paese ove la gente è libera di scegliere e di pensare con la propria testa. Le vogliamo ricordare che la stragrande maggioranza dei soci di Quattrocase è viva è socia anche dell’Associazione che lei presiede come molti sono soci in altre realtà, per cui le realizzazioni fatte non sono merito di un esiguo gruppo, ma sono merito di tutti come lei ha puntualmente ricordato.

Riguardo all’uso delle strutture da voi recuperate le vogliamo ricordare che a tutt’oggi abbiamo avuto solo risposte negative come per il salone prenotato con un anticipo di praticamente un anno! Riguardo alla nostra volontà di sputare nel piatto ecc. ecc. ci sembra proprio che la sua frustrazione non abbia confini. Si trattenga e cerchi di portare rispetto agli altri piuttosto che accusarli di non si sa bene cosa. L’unica struttura di cui abbiamo normale frequenza è il circolo aics di cui siamo soci e presso cui paghiamo regolarmente la tessera d’iscrizione e le consumazioni come abbiamo sempre fatto anche in occasione delle feste organizzate ed in cui molti hanno anche pagato tutte le consumazioni pur lavorando come volontari. A lei probabilmente questo non risulta in quanto comportamento alieno.

Però non ha spiegato cosa intende per “sputare nel piatto e ben oltre” Vuol dire che noi approfittiamo della cucina per fare i nostri affari e poi giriamo le spalle o vuol dire che per andare a Messa una volta alla settimana ci scaldiamo con i soldi dell’associazione? O forse sono i bambini che partecipano alle prove per la tradizionale recita dell’Epifania che consumano gasolio in quantità enorme? O sono le “quattro vecchie” (come avete definito le signore più anziane del paese) che frequentano la Chiesa al martedì a creare problemi economici. Ce lo spieghi bene, una volta per tutte.

Da ultimo da parte nostra, nei nostri documenti, nelle nostre iniziative, che saranno tantissime, non troverà mai atteggiamenti di ostilità nei Vostri confronti, mentre la sua memoria dimostra di essere un po’ labile se non si ricorda le parole volate in occasione dell’ultima Assemblea dei soci e anche oltre, parole offensive che avrebbero meritato ben altra risposta, (la pazienza ha un limite!) nei confronti di molti che oggi fanno parte della nuova Associazione; non si ricorda forse che in Assemblea ha sostenuto che chi non era d’accordo con lei sarebbe stato cacciato via perché lei era il presidente e solo lei decideva. La democrazia, anche in una piccola associazione è una cosa seria e non può essere usata a proprio piacimento. Non si ricorda forse le invettive con cui sono stati letteralmente aggrediti da suoi accoliti coloro che ritenevano che si dovessero rispettare innanzitutto le regole stabilite dallo statuto sociale per poi ignorarlo bellamente? E viene a parlare a noi di cattiverie. Ma per favore!

In merito ai presepi, se avesse letto attentamente il comunicato, avrebbe capito che non intendavamo fare alcun presepe vivente ma bensì una rappresentazione proprio il giorno di Natale e non tiri in ballo il suo “invito personale a collaborare e a fare un unico evento: perché non dice la verità che siamo stati noi a chiederle un incontro proprio per il presepe e ci siamo sentiti dire che da parte degli Emergenti si pensava soprattutto all’inaugurazione del salone, risottata e coro e al massimo con posa della capanna sul piazzale della Chiesa, o non è vero? Comunque al di la delle polemiche, per il bene del paese e per il nostro senso di responsabilità abbiamo deciso di soprassedere alla rappresentazione di Natale.

Comunque stia tranquillo: nessuno di noi ambisce a portarle via il primato in Quattrocase né a scatenare cattiverie nei suoi confronti, Abbiamo ben altro a cui pensare. Vogliamo fare solo iniziative culturali e sociali che ci facciano divertire e crescere culturalmente anche se, come qualcuno del suo consiglio ha più volte sostenuto, “queste iniziative non portano soldi” e ribadiamo, ancora una volta la nostra disponibilità a collaborare con tutti coloro che ci portano rispetto. Giuseppe Magni”.

Giovanni Gardani 

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