Il Caravaggio di Vittorio Sgarbi il 23 marzo a Casalmaggiore
"Ogni secolo sceglie i propri artisti. Artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a no di quanto non sia Caravaggio"
CASALMAGGIORE – Sarà Vittorio Sgarbi e la contemporaneità di Michelangelo Merisi detto Caravaggio, a far tappa probabilmente a Casalmaggiore a febbraio. Il ‘colpo’ é riuscito a Franco Frassanito, da anni ottio promotore di spettacoli sul territorio e fuori. Un colpo di tutto rilievo pensando che il vulcanico critico d’arte rinuncia ad una data a Parma per far tappa al di qua del Po e che la sera prima dello spettacolo in città Sgarbi sarà impegnato con il Merisi al Sistina di Roma. “Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è – scrive Sgarbi nella presentazione dell’evento – perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio”. Lo spettacolo teatrale é arricchito dalla musica di Valentino Corvino, e dalle immagini delle opere più rappresentative del pittore lombardo curate dal visual artist Tommaso Arosio. Il Casalasco è una terra già più volte visitata dal critico d’arte. Forse anche quella dello spettacolo sarà occasione di rivedere l’opera di pregevoli artisti che hanno lavorato sul territorio. A breve dovrebbe aprirsi anche la prevendita che rischia di fare il tutto esaurito nel pur capiente cinema teatro Zenith.
Nazzareno Condina