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Consiglio fiume a Viadana: per arrivare a documento unitario su Punto Nascite servono 8 ore

Alla fine il Sindaco ha messo fine alle controversie suggerendo lui un testo da inviare agli organi superiori, Ministra Lorenzin compresa, ma soltanto dopo aver acquisito il risultato delle verifiche e il rispetto sulla sicurezza e delle regole del Punto Nascite ospedaliero.

VIADANA – Ci sono volute due ore di estenuanti discussioni, di passaggi cancellati o aggiunti con un tratto di penna. Alla fine il documento per chiedere di non chiudere il Punto Nascite dell’ospedale Oglio Po è stato partorito. Ma non è stato l’unico record di un Consiglio Comunale di Viadana iniziato alle 18 e terminato alle 2 di notte. Otto ore consecutive di polemiche, battibecchi e discussioni che hanno sfiancato il poco pubblico presente (due o tre persone in tutto) facendolo dissolvere molto prima che le lancette arrivassero a toccare le ore 24.

Quello della mezzanotte è un limite che il regolamento locale si è sempre imposto di non superare. Ma lunedì sera il presidente del Consiglio Ivan Gualerzi ha voluto fare un’eccezione anche perché, a discussione iniziata, la volontà era quella di concluderla, essendosi concentrata sulla questione del Punto Nascite dell’Ospedale Oglio Po a rischio chiusura per la soglia dei 500 parti non raggiunti. Non è stata l’unica battaglia della serata iniziata con il Question time (una novità viadanese sulla falsariga di quanto accade nel Parlamento romano) e terminata alle 2 con una apparente condivisione raggiunta.

Non ci sono stati sbadigli, nonostante pesanti mozioni come quella dell’embargo Russia-Unione Europea perché molti argomenti avevano un’estrema importanza e attualità tenendo la tensione sempre alta. Le polemiche hanno cominciato a diffondersi attorno ai 665mila euro di  disavanzo che l’Amministrazione non ha ancora saputo investire in opere pubbliche a causa, secondo il sindaco Cavatorta, di vincoli legislativi in corso. Neppure il risparmio sui mutui di cui è stata avviata la procedura di rientro anticipato ha prodotto spazi di manovra scatenando le riserve delle forze di minoranza. Questi hanno quindi criticato il piano per il diritto allo studio sino ad arrivare a chiedere maggiori controlli su un aumento così elevato  di bambini affetti da problematiche. Per contro, l’altra parte del sociale, quella che aveva sempre avuto un occhio di riguardo per le famiglie in difficoltà a pagare l’affitto, sembra svanita sotto l’effetto di una decisone regionale.

Ancora battibecchi per la richiesta di estendere la rete idrica nelle frazioni mancanti. “Abbiamo le stesse difficoltà che avete avuto voi a suo tempo” ha spiegato il sindaco mentre Gualerzi in puro dialetto mantovano è stato più esplicito, dicendo che “Non c’è il ciciu”, cioè le risorse. L’hanno poi spuntata i consiglieri del Movimento 5 Stelle sul progetto delle Casette d’acqua, rinunciando però all’idea originale di renderle gratuite per la popolazione (come a Casalmaggiore). Molto risentito Adriano Saccani per la ricorrenza del 4 novembre a cui Cavatorta non aveva invitato nessun consigliere di opposizione, essendo stato lui tra l’altro fornitore di materiale in  mostra per l’occasione.

Ma l’estenuante braccio di ferro ha impegnato per circa due ore maggioranza e opposizione con Perteghella, Federici, Anzola e Saccani tenacemente inchiodati su un documento che chiedesse a Regione Lombardia di mantenere aperto il Punto Nascite dell’Ospedale Oglio Po, tema che preoccupa non poco la popolazione casalasco-viadanese. Il consigliere di maggioranza Romano Bellini aveva suggerito di aspettare l’esito dei controlli da parte dell’apposito Comitato in fase di diffusione. Alla fine il Sindaco ha messo fine alle controversie suggerendo lui un testo da inviare agli organi superiori, Ministra Lorenzin compresa, ma soltanto dopo aver acquisito il risultato delle verifiche e il rispetto sulla sicurezza e delle regole del Punto Nascite ospedaliero, a cui tutti sono direttamente interessati. Importante l’approvazione infine del regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie legate al gioco d’azzardo.

Ros Pis

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