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Eridane Adventure, vicino ad I-Exe tra sport e cultura, apre un ponte col Ticino

“Noi siamo di Recanati, terra di cultura, senza dubbio, come la storia ha insegnato - spiegano i responsabili di I-Exe - . Per questo osservare Casalmaggiore dal vivo ci ha aperto gli occhi. Unire sport e cultura un modo anche per rendere più popolare il messaggio e per legarsi al territorio in modo radicato”.

CASALMAGGIORE – Sport, natura e soprattutto cultura. Un trinomio che a Casalmaggiore, sotto l’egida di Eridano Adventure, Andrea Visioli ha già provato più volte a percorrere. Non sempre magari ha raccolto il “pienone”, perché non sempre le rivoluzioni gentili vengono capite subito, ma per l’edizione 2017 della corsa off road inaugurata nel 2014 e giunta dunque alla quarta edizione, l’intenzione è di muoversi per tempo.

La gara, va detto, sarà il 19 marzo, dunque manca ancora parecchio, tuttavia la mattinata di martedì è stata molto proficua ed è servita, oltre che a presentare una prima bozza di tracciato, già nella testa dello stesso Visioli, anche per stringere alleanze e sponsorizzazioni che torneranno utili in futuro, soprattutto per la promozione dell’evento. Detto che qualche contatto è stato preso con Marco Olmo, che a 68 anni continua a vincere ultramaratone come fossero passeggiate – l’ultima impresa è arrivata in Bolivia – martedì a Casalmaggiore erano presenti, ricevuti anche dal sindaco Filippo Bongiovanni in sala consiliare, Stefano Bussolotto e Giorgio Giorgetti, rispettivamente amministratore e responsabile marketing di I-Exe, ditta italiana che produce materiale tecnico sportivo e che ha sede nelle Marche, territorio in questo periodo martoriato dal terremoto.

Proprio Bussolotto e Giorgetti hanno spiegato perché l’Eridano Adventure affascina così tanto il marchio che rappresentano. “Noi siamo di Recanati, terra di cultura, senza dubbio, come la storia ha insegnato – spiegano – . Per questo osservare Casalmaggiore dal vivo ci ha aperto gli occhi, mostrandosi un borgo che non ha nulla da invidiare a tante cittadine del Centro Italia così ricche di storia. Unire sport e cultura è un modo per rendere più popolare il messaggio e per legarsi al territorio in modo radicato”.

In effetti le carte giocate sono state quelle giuste, perché la visita guidata in città è passata da Palazzo Porcelli, Palazzo Melzi, Santa Chiara, dalla biblioteca e dal Museo del Bijou oltre che dalla Casa di Riposo Busi, tutte tappe, già testate dal recente Palio della Zucca, del prossimo Eridano. Che, per cominciare, tornerà a Casalmaggiore dopo un anno di “esilio” a Martignana. E che, soprattutto, sarà per metà urban trail, ossia cittadino (sulla 10 km e per metà della 21 km), e per metà legato invece alla golena (la seconda parte della 21 km).

Nella foto la visita al Museo del Bijou
Nella foto la visita al Museo del Bijou

Non è l’unico dettaglio significativo. Bruno Lanini, giunto da Bellinzona, è da sempre legato a questi sport di conoscenza del territorio, ha già preso parte all’Eridano negli anni scorsi e coordina il lavoro del gruppo ticinese di orienteering, dove alcuni atleti sono nazionali under 23 in procinto di scalare nella rappresentativa maggiore. Una regione, il Ticino, piccola ma molto attrezzata a livello sportivo, che ha conquistato diverse medaglie anche alle Olimpiadi Invernali. E che, presto, potrebbe arrivare a Casalmaggiore per vivere l’esperienza del trail tra le bellezze locali. Garantendo promozione territoriale e garantendosi, nel mentre, un ponte con I-Exe anche dal punto di vista della sponsorizzazione.

Giovanni Gardani

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