Cronaca

Terrorismo, da carceri nuova chiamata alle armi: fari sulla moschea di Motta

Tornando ai messaggi trapelati dalle carceri, secondo il Dap, “L’Isis ha dato mandato ai mujahed kosovari o comunque dell’area balcanica di colpire il territorio italiano”. Una segnalazione che ha messo in allarme tutti gli esperti di sicurezza.

Passano da Cremona le nuove frontiere del terrorismo internazionale, con radici che affondano soprattutto negli istituti penitenziari, dove è più facile fare proseliti: una vera e propria chiamata alle armi che dalle carceri italiane arriva fino agli jihadisti dell’area balcanica, soprattutto in Kosovo. Questo l’allarme lanciato dal Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria), che nei giorni scorsi ha rilevato questa inquietante minaccia, in partenza dal carcere di Rossano Calabro, dove è reclusa la maggior parte dei detenuti per terrorismo. Lo rivela in un articolo Il Fatto Quotidiano.

Ma cosa c’entra Cremona? In seguito a queste nuova minaccia, il livello di guardia si è alzato soprattutto nei confronti di alcune moschee: quella cremonese di Motta Baluffi, quella di Monteroni d’Arbia, nel senese, e quella di Lecco. Come ha rivelato il procuratore generale di Brescia Pierluigi Maria Dell’Osso al Corriere della Sera, “Cremona da questo punto di vista è sempre stata un’avanguardia, basta pensare alle operazioni e agli arresti nell’ambito del terrorismo di matrice islamica che sono state compiute proprio lì. Per questo l’attenzione è sempre alta”.

Secondo la Procura bresciana per ora non sarebbero stati rilevati elementi che destino preoccupazione, ma l’attenzione resta comunque alta e si lavora per verificare l’esistenza di eventuali campanelli d’allarme. Del resto a Motta Baluffi vive una numerosa comunità kosovara e non bisogna dimenticare che proprio qui ha risieduto per lungo tempo Bilal Bosnic, tra i più importanti reclutatori di foreign terrorist fighters (ora in carcere).

Inoltre, secondo il Corriere, gira voce che anche Gaffur Dibrani (kosovaro 24enne che era stato arrestato per apologia del terrorismo e che è stato scarcerato nei giorni scorsi), residente a Fiesse, andasse a pregare a Motta Baluffi. Prova che l’attenzione sul territorio cremonese rimane alta, è il fatto che dalla procura di Brescia, come fa sapere Dall’Osso, verrà mandato un magistrato a Cremona. “Ho intenzione di applicare un sostituto procuratore a Cremona, dove la già carente pianta organica si ridurrebbe a cinque sostituti per il congedo di un magistrato” ha detto il procuratore bresciano. “Il contrasto al terrorismo rimane una delle priorità”.

Tornando ai messaggi trapelati dalle carceri, secondo il Dap, “L’Isis ha dato mandato ai mujahed kosovari o comunque dell’area balcanica di colpire il territorio italiano”. Una segnalazione che ha messo in allarme tutti gli esperti di sicurezza, tanto più che per una volta il messaggio arriva proprio dal nostro Paese. Infine, il nuovo e concreto allarme in Italia si lega all’ultima emergenza segnalata da buona parte degli investigatori europei, compreso il direttore dell’Fbi James B. Comey Jr: il ritorno dei foreign terrorist fighters dalle zone di guerra. In Italia su 120 partiti ne sono già rientrati dodici.

LaBos

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