Stavolta è Pobic a volare in Nigeria: operazioni per bimbi malati con l'equipe del Gaslini
“Candidati all’intervento vi sono otto bambini – spiegano Santoro e Ribera – e, secondo il nostro programma, quelli che dovrebbero essere operati sono cinque. La nostra equipe avrà anche il compito di verificare che la diagnosi effettuata dai colleghi di Enugu sia corretta”.
BOZZOLO – L’associazione Pobic pronta per una nuova missione umanitaria. Partirà domenica 27 alla volta della Nigeria la delegazione dell’associazione bozzolese. Un viaggio che pone una svolta nelle attività umanitarie del progetto ‘Cuore aperto’.
Per la prima volta, infatti, non saranno i bambini a venire in Italia ad essere operati al cuore ma un’equipe volerà nel cuore dell’Africa per operare direttamente in loco. “Siamo molto emozionati e felici – commenta il presidente di Pobic Paolo Novellini –, perché il viaggio di questa missione pone una svolta nelle nostre attività. Se prima i bambini venivano portati in Italia per essere operati al cuore all’ospedale Gaslini di Genova, con la successiva lunga convalescenza nella nostra casa-famiglia di Bozzolo, d’ora in poi sarà un team dell’ospedale ligure a spostarsi per operare, affiancato dal personale locale per formarlo e farlo crescere dal punto di vista professionale. E’ un risultato eccellente reso possibile anche grazie alle offerte della cittadinanza e alla sensibilità dei tanti esercizi commerciali che espongono le nostre cassettine”.
Gli interventi si terranno all’ospedale di Enugu, capitale dell’omonimo stato. La delegazione sarà composta dal presidente Paolo Novellini, dal responsabile delle missioni in Nigeria Festus Adedayo e dall’equipe medica del ‘Gaslini’ formata dai cardiochirurghi Francesco Santoro ed Elena Ribera, dal cardiologo Martino Cheli, dall’anestesista Francesco Grasso e dal perfusionista Francesco Canesi. “Candidati all’intervento vi sono otto bambini – spiegano Santoro e Ribera – e, secondo il nostro programma, quelli che dovrebbero essere operati sono cinque. La nostra equipe avrà anche il compito di verificare che la diagnosi effettuata dai colleghi di Enugu sia corretta”. Il ritorno in Italia è previsto per sabato 3 dicembre.
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