Riccardo Ronda, il talento casalese protagonista a "casa Mozart" a Rovereto
Ronda ha proposto “Preludio e fuga in do maggiore KV 394” di Wolfgang Amadeus Mozart, “Corale per organo n. 2” di César Franck e “Sonata in sib minore” di Julius Reubke. Gli spettatori di Palazzo Diamanti gli hanno tributato lunghi applausi.
CASALMAGGIORE – L’importante è farsi trovare pronti. La storia della musica è zeppa di direttori d’orchestra e musicisti chiamati in extremis a sostituire i “titolari”, e capaci di non farli rimpiangere. E’ capitato anche a un giovane ma già noto musicista di Casalmaggiore, Riccardo Ronda, che domenica scorsa si è esibito per la prima volta nella maniera meno attesa a Rovereto.
Rovereto ospita l’Associazione Mozart Italia. La località trentina vanta un rapporto stretto con il grande compositore austriaco, che proprio qui, presso il Palazzo Todeschi Micheli, tenne il giorno di Natale 1769 il suo primo, applauditissimo, concerto italiano. Lo stesso palazzo divenne poi sede dell’Associaizone Nazionale Mozart Italia, ha ospitato numerose edizioni del Festival Internazionale W. A. Mozart e ogni autunno organizza la Settimana Mozartiana.
Nel rapporto con il grande Amadeus è tradizione proporre, a Casa Mozart che si trova a Palazzo Diamanti, le Matinée, che ospitano grandi virtuosi della musica classica. Domenica scorsa, 20 novembre, sarebbe toccato alla nota pianista rumena Andreaa Bratu. Alla vigilia del concerto, con ingresso a pagamento di 12 euro, la stessa si è vista però costretta a declinare l’invito a causa di un incidente domestico. E qui nasce l’opportunità offerta a Riccardo Ronda, chiamato a sostituirla. Ronda è stato presentato tutt’altro che come un ripiego, ma come un virtuoso del pianoforte, “a soli 19 anni già una promessa nel campo pianistico internazionale, attualmente allievo di Anna Kravtchenko presso il Conservatorio della Svizzera Italiana”.
Ronda ha proposto “Preludio e fuga in do maggiore KV 394” di Wolfgang Amadeus Mozart, “Corale per organo n. 2” di César Franck e “Sonata in sib minore” di Julius Reubke. Gli spettatori di Palazzo Diamanti gli hanno tributato lunghi applausi, e lui ha ripagato proponendo due bis: Sonata “La caccia” di Scarlatti e “Preludio XV dal libro del Clavicembalo ben Temperato” di Bach. Un concerto di alto livello quello proposto dal talento casalasco, come riconosciuto da tutti al termine dell’esibizione.
Riccardo Ronda è nato nel 1997, e ha studiato pianoforte presso la Società Musicale Estudiantina di Casalmaggiore sotto la guida di Milo Martani, frequentando contemporaneamente l’Istituto Musicale Pareggiato Monteverdi di Cremona, frequentando la classe di Cristiano Paluan. E’ stato poi ammesso al Conservatorio di Parma dove è stato allievo di Roberto Cappello. Quest’anno ha debuttato con l’Orchestra Sinfonica Toscanini di Parma sotto la bacchetta di Antonio De Lorenzi suscitando l’interesse della critica. Ha vinto il concorso Giovannini di Reggio Emilia e altri concorsi nazionali, distinguendosi anche nell’ambito della musica da camera. Recentemente si è esibito in duo proprio con Roberto Cappello al Misano Piano Festival. Attualmente, come citato, frequenta il Bachelor in Music and Performance presso il Conservatorio della Svizzera Italiana nella classe di Anna Kravtchenko, svolgendo nel contempo l’attività di organista. Proprio la Kravtchenko era stata chiamata a Lugano per sostituire Andreaa Bratu, ed è stata lei a proporre il suo allievo Riccardo. Un attestato di stima davvero prezioso.
Vanni Raineri