Cronaca

Il grande cuore di Amurt per Amatrice: "A buon punto per l'acquisto dell'autoemoteca"

"Il costo dell’operazione - spiegano da Amurt - è ingente cioè 140mila euro, ma ci fanno sapere i nostri interlocutori dell’Avis provinciale di Rieti, siamo a buon punto cioè a due terzi circa della cifra necessaria per l’acquisto".

CASALMAGGIORE/AMATRICE – Le recenti scosse di terremoto hanno distrutto completamente la zona rossa di Amatrice: quello che ancora rimaneva in piedi è crollato, ormai il paese è disabitato, la gente si è quasi tutta trasferita negli alberghi sulla Costa Adriatica, sono rimasti solo i pastori o chi ha ancora qualcosa da custodire. La situazione è tragica e con la terra che continua a tremare risulta molto difficile programmare il futuro di queste zone.

E’ questo il resoconto di Amurt, che fin dall’inizio ha puntato su un progetto ambizioso ma di immediata realizzazione: dotare l’Avis di Amatrice di un’autoemoteca, cioè di un mezzo mobile certificato per riprendere la raccolta di sangue in tutta la zona terremotata del Reatino da Accumoli ad Arquata del Tronto ad Amatrice dato che le sedi sono distrutte o inagibili. “Il costo dell’operazione – spiegano da Amurt – è ingente cioè 140mila euro, ma ci fanno sapere i nostri interlocutori dell’Avis provinciale di Rieti, siamo a buon punto cioè a due terzi circa della cifra necessaria per l’acquisto”.

I volontari di Amurt dopo aver visitato le zone terremotate ad ottobre sono ritornati ad Amatrice domenica 20 novembre per portare conforto alle poche persone rimaste in paese. Dopo la messa del mattino, all’interno della chiesa allestita dalla Protezione Civile, hanno intonato il kiirtan, cioè un canto di pace e di armonia universale. Una ventina di attivisti provenienti da diverse parti d’Italia hanno così voluto portare solidarietà ed energia positiva tra la gente che resiste e rimane nonostante le avversità.

La gente di Amatrice racconta le proprie tragedie e confessa il proprio stato d’animo: “Qualche mese fa tutti avevano attenzioni verso di noi, ora ci sentiamo dimenticati, qui fa freddo, cerchiamo di resistere ma sappiamo che dobbiamo andarcene” dice un’anziana signora, mentre Francesca, una volontaria di Parma, ha spiegato: “Raggiungere questi luoghi è stato fantastico, ho percepito il contrasto tra l’imperturbabilità della natura e la fragilità dell’uomo, un’esperienza ricca e profonda condivisa meravigliosamente con tutto il gruppo”.

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Storie di solitudine ed insicurezza per le continue scosse di terremoto mitigate solo in parte dai volontari che suonano e cantano distribuendo dolci fatti in casa e portati per l’occasione. “E’ stata una giornata bellissima ed indimenticabile – dice Cosimo De Cillis, presidente di Amurt Viadana – oltre al progetto concreto sul quale stiamo lavorando, volevamo dimostrare alla gente che siamo vicini a loro anche mentalmente e spiritualmente, che non li abbiamo dimenticati”. Amurt in collaborazione con il Centro Milarepa, organizzerà a Casalmaggiore una cena Amatriciana il 3 dicembre presso l’oratorio San Leonardo con inizio alle 20,30 il cui ricavato andrà interamente a favore del progetto “Autoemoteca Avis”, l’intenzione è quella di comprare il mezzo entro la fine dell’anno. Menù completo con alternativa vegani a 20 euro con prenotazione obbligatoria presso il Centro Milarepa entro giovedì 1 dicembre al numero 0375 200845.

Per chi volesse contribuire con un’offerta:

AMURT ONLUS

Banco Popolare Ag. di Casalmaggiore

IBAN: IT20V0503456746000000199983

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