Delrio "benedice" contratto del Po. C'è pure Casalmaggiore "e ci sono finanziamenti"
La novità più concreta rispetto agli altri incontri passati sul Contratto del Po riguarda i finanziamenti, che questa volta paiono esserci. “Molto è già stato stanziato - ha precisato Delrio - ad esempio sulle ciclabili che si affacciano sul Po, per le quali siamo pronti a partire: entro l’anno credo vedremo i cantieri aperti”.
PIACENZA – E’ stato firmato lunedì mattina a Piacenza l’accordo che dà il via al percorso che porterà al Contratto di fiume. Sono stati coinvolti in tutto 34 comuni tra Cremona, Lodi e Piacenza e, tra questi, vi è anche Casalmaggiore, rappresentata dal sindaco Filippo Bongiovanni, alla presenza pure del Ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio. “Mi colpisce positivamente la passione con cui gli amministratori – ha detto Delrio – parlano del Po: significa che la tradizione del Grande Fiume è molto sentito, anche perché viene rimarcato in modo concreto e con l’azione quotidiana che non c’è futuro se prima non c’è memoria”.
Verso il contratto di fiume della Media Valle del Po, questo l’ideale titolo della mattinata: la barca è partita con sopra 34 comuni, come detto, tra Lodi, Piacenza e Cremona. E lunedì mattina erano in tanti nel salone monumentale di Palazzo Gotico a Piacenza per la firma che segna l’inizio del processo partecipato per la riqualificazione e valorizzazione della Media Valle del Po. Tra gli enti coinvolti anche Agenzie per l’ambiente, Aipo, Autorità di bacino e tre diversi consorzi di bonifica. Si tratta di un accordo che punta ad intercettare finanziamenti europei e a uniformare gli interventi in tema di sicurezza, regimentazione, prevenzione del dissesto idrogeologico, sviluppo ambientale e turistico, navigabilità, pesca. L’adesione è stata volontaria. Parliamo di un progetto partito diversi mesi fa che punta a coinvolgere anche soggetti privati. Ora occorre formare un tavolo istituzionale un comitato tecnico e definire le linee d’azione, il tutto in un processo partecipato, un lungo iter che porterà al contratto di fiume vero e proprio.
A sottolineare l’importanza dell’accordo è stata la presenza stessa del Ministro delle Infrastrutture Del Rio che ha confermato la necessità dell’unificazione delle politiche legate al fiume. “E’ molto importante, essendo il Po un patrimonio straordinario – ha spiegato il Ministro – valorizzarlo con la partecipazione di cittadini e amministratori. Non a caso nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici, da poco scritto, abbiamo inserito l’obbligo di dibattito pubblico nel realizzare le opere di questo tipo”. Tra gli obiettivi dell’accordo vi è quello di superare alcuni aspetti schizofrenici: ad esempio la balneabilità e la pesca consentite su una sponda del Po e sull’altra no, senza contare che le tasse di ormeggio sono il triplo in Lombardia rispetto all’Emilia Romagna. “Va fatta una politica – ha ammesso Delrio – su dragaggi, su pesca e navigabilità e sulla balneabilità che sia unitaria. L’Aipo è già uno strumento che opera in questa direzione, ma va sviluppato ulteriormente. Questo è uno dei problemi legato al federalismo all’italiano”.
La novità più concreta rispetto agli altri incontri passati sul Contratto del Po riguarda i finanziamenti, che questa volta paiono esserci. “Molto è già stato stanziato – ha precisato Delrio – ad esempio sulle ciclabili che si affacciano sul Po, per le quali siamo pronti a partire: entro l’anno credo vedremo i cantieri aperti”. Per Casalmaggiore era presente il sindaco Bongiovanni. “Celebriamo oggi una grande collaborazione tra diversi comuni, tre province e due regioni, che mettono a sistema tutte le varie iniziative sul fiume Po, per creare un contratto che ci porta strategicamente a programmare sul nostro territorio operazioni che consentano la manutenzione e il rilancio turistico, ambientale, dunque si spera pure economico”.
Giovanni Palisto