Cronaca

Croce Verde, tre viadanesi nei luoghi del sisma: "Qui si aiuta giorno e notte"

“I momenti liberi per i nostri volontari sono pochi, così alle volte ci scambiano semplici sms” precisano dall’associazione. In ogni casi Manuel, Mattia e Renato, questi i nomi dei volontari stanziati presso il campo base di Anpas, torneranno a casa sabato 19 nel pomeriggio dopo una settimana di lavoro.

CASTELSANTANGELO SUL NERA – Tre viadanesi, volontari della Croce Verde, sono partiti sabato alle 3 di notte per recarsi in provincia di Macerata, a Castelsantangelo sul Nera, uno dei comuni più colpiti dal sisma iniziato a fine agosto e proseguito nelle scorse settimane con altre pesantissime scosse. Dalla Croce Verde di Viadana, al telefono o via messaggio, c’è chi si premura di registrare le sensazioni e pure di segnalare eventuali emergenze ed esigenze della popolazione locale.

“I momenti liberi per i nostri volontari sono pochi, così alle volte ci scambiano semplici sms” precisano dall’associazione. In ogni casi Manuel, Mattia e Renato, questi i nomi dei volontari stanziati presso il campo base di Anpas, torneranno a casa sabato 19 nel pomeriggio dopo una settimana di lavoro. “Il campo è dotato di mensa, punto di pronto soccorso, magazzino delle materie prime, segreteria e ingressi separati per i pochi ospiti e i mezzi di soccorso – precisano i volontari della Croce Verde dal Centro Italia – e noi siamo a disposizione per qualsiasi tipo di servizio: segreteria, turni in carraia durante tutta la notte, la pulizia dei bagni, la preparazione del punto di ristoro”.

“Il paese è quasi completamente inagibile – continuano Manuel, Mattia e Renato – e gli abitanti sono stati quasi tutti stati portati a soggiornare nelle località di mare: le temperature sono molto rigide in particolare perché ci troviamo a 800 metri di altitudine e non sarebbe possibile rimanere qui in tenda per tutto l’inverno. E’ davvero desolante vedere le foto di un bellissimo borgo medievale per poi arrivare qui e vedere con i propri occhi la devastazione del terremoto”.

G.G. 

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