PalaFarina, vince il progetto (in attesa di validazione) dello Studio Polaris di Mantova
La commissione era composta dall’ingegner Andrea Flisi, per la propria competenza in materia strutturale, dall’ingegner Filippo Dacarro, che lavora a Pavia presso un istituto di ricerca per quanto concerne fenomeni sismologici, oltre all’architetto Andrea Oliva, progettista.
VIADANA – Sarà lo Studio Polaris di Mantova a ricostruire il PalaFarina: a dire il vero, l’aggiudicazione è al momento ancora provvisoria, ma le formalità mancanti non dovrebbero creare, finalmente, dopo lunga attesa, intoppi. A quasi due anni – era l’8 febbraio 2015 – dal crollo del palazzetto dello sport di Viadana che fu anche casa della Pomì Casalmaggiore nel primo anno e mezzo di serie A1, l’iter burocratico fa un passo in avanti dunque decisivo con l’assegnazione del progetto definitivo.
L’apertura delle buste, prolungata per qualche intoppo legato a problemi con il computer, è iniziata in ritardo, attorno alle 15.20, creando ulteriore attesa e pure un po’ di suspence. Alle 15.40 poi la soluzione del mistero: lo Studio Polaris di Mantova ha ottenuto 63.33 punti, superando altri quattro progetti. Per questo successo si è avvalso del contributo degli ingegneri Luciano Corradini e Renato Borrini e degli architetti Antonio Medici, Marco Chierici, Lorenzo Bonfietti e Luca Rigattieri.
La commissione era composta dall’ingegner Andrea Flisi, per la propria competenza in materia strutturale, dall’ingegner Filippo Dacarro, che lavora a Pavia presso l’istituto di ricerca Eucentre, che studia fenomeni sismologici, oltre all’architetto Andrea Oliva, progettista. Con loro, nella sala consiliare, davanti a uno sparuto pubblico, al sindaco Giovanni Cavatorta, al presidente del consiglio comunale Ivan Gualerzi e agli architetti e ingegneri dello Studio Polaris, era presente al tavolo anche Giuseppe Sanfelici dell’Ufficio Tecnico di Viadana, oltre alla dottoressa Enza Paglia per la centrale unica di committenza e alla verbalizzatrice Cristiana Somenzari.
L’attesa ora è per la validazione che renderà l’assegnazione da provvisoria a definitiva: per questo non è ancora possibile conoscere le tempistiche per i primi lavori, che saranno particolarmente importanti perché, come Sanfelici ha sottolineato, non si tratta di costruire un edificio da zero, ma di rimettere in piedi e in sicurezza, di fatto, l’esistente. Se ne riparlerà presumibilmente nella primavera 2017, intanto però si sa che i lavori avranno un costo complessivo di 1 milione e 700mila euro (400mila euro dalla Regione, 200mila dal comune di Viadana con un avanzo di amministrazione e 1 milione e 100mila euro dall’assicurazione). La prossima tappa, dopo avere aggiudicato definitivamente i lavori, sta nell’approvazione del progetto esecutivo che, come ha spiegato Sanfelici, deve passare da due pareri vincolanti, uno del Coni e della Commissione Pubblici Spettacoli, e uno legato alla nuova normativa regionale da parte della Commissione Sismica Regionale.
Giovanni Gardani