Cronaca

I conigli in ospedale per pet therapy: tecnica innovativa a pochi passi dal comprensorio

Il dottor Stefano Sardini, Direttore di Pediatria per il Presidio Ospedaliero di Asola, ha presentato la novità nel corso di una conviviale del Rotary Club Piadena Oglio Chiese, che si è tenuta giovedì sera al ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio.

ASOLA/CASALMAGGIORE – I conigli in ospedale per aiutare i bambini a sopportare le cure. Il progetto, unico in Italia, è stato sperimentato all’ospedale di Asola, e verrà presentato il pomeriggio di mercoledì 23 novembre nella località mantovana, molto vicina alla nostra provincia.

Intanto però il dottor Stefano Sardini, Direttore di Pediatria per il Presidio Ospedaliero di Asola, ha presentato la novità nel corso di una conviviale del Rotary Club Piadena Oglio Chiese, che si è tenuta giovedì sera al ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio. Il dottor Sardini è autore di un centinaio di pubblicazioni, e ha organizzato molteplici incontri scientifici di argomento pediatrico. Introdotto dal presidente del club Maurizio Turrini, ha illustrato l’utilizzo della pet therapy (terapia con l’ausilio di animali) in Pediatria, e ringraziato il club per il supporto finanziario al progetto e per aver preso a cuore l’iniziativa.

«Un progetto che accarezzavo da tempo – ha detto il medico – e che è maturato quando ho incontrato gli amici di Abeo». Abeo altro non è che l’Associazione Bambino Emopatico Oncologico, che a Mantova fu fondata oltre 20 anni fa sulla scorta dell’esperienza a Verona. Stefano Sardini ha elencato i benefici della pet therapy: «I primi accertati sono proprio in ambito pediatrico, già da Levinson che negli anni Sessanta scoprì casualmente che la compagnia di un animale (in quel caso fu il suo cane nel corso di una visita pediatrica) allevia l’ansia, trasmette calore affettivo e aiuta a superare stress e depressione. La pet therapy è ormai utilizzata in diversi ospedali del nostro paese, il primo nel 2002 fu il pediatrico Meyer di Firenze. Ciò ha cambiato molto l’atteggiamento nei confronti degli animali negli ospedali».

Ancora sui benefici: «E’ di conforto al bambino in caso di trattamenti, prelievi e altro, perché lo distrae, ma la pet therapy promuove il benessere psicofisico, migliora l’autostima, stimola l’area affettiva, contrasta l’isolamento relazionale e sostiene la pratica ludica». Insomma, una grande risorsa, che però deve essere quantificata: «Studi controllati e quantificati sulla terapia sono pochi. E’ nata con i bambini autistici, e d certo consente di ridurre l’uso di psicofarmaci. Solitamente si fa col cane. Ad Asola abbiamo un primato, perché siamo gli unici a usare i conigli».

Perché proprio il coniglio? «E’ come un peluche. Studi hanno dimostrato che il paziente avverte meno il dolore, ed aumenta il senso di sicurezza sviluppando la sensibilità. E’ utile nel trattamento dei disturbi comunicativi ed ha effetti positivi sul sistema immunitario». Ci saranno pure effetti negativi… «Sono solo quelli che derivano da un uso scorretto nel rapporto. Parlo di timori di allergie, aggressioni, graffi. Ma basta rispettare le norme di igiene e fare un corso di addestramento corretto agli animali. Il bambino (ma il dottore ha spesso detto che le stesse cose valgono per gli adulti, ndr) impara a prendersi cura di un altro essere vivente, il che diventa un ponte verso la normalità. Oggi parliamo di prendersi cura del bambino, più che di curarlo. Ad Asola abbiamo potuto verificare come i conigli rendano il ricovero meno pesante e riducano la sensazione del dolore, e anche che in sala operatoria il bambino si rilassa grazie alla distrazione portata dall’animale».

Ma ci sono animali più idonei di altri, gli è stato chiesto? «Dipende dalla patologia. I cavalli sono ideali per la riabilitazione neuromotoria, i delfini per gli autistici, mentre la scelta del coniglio è stata fatta perché è una sorta di pupazzo che ognuno di noi ha avuto da piccolo, quindi il contatto è facilitato. Insomma, è il tipo di patologia che fa propendere per un animale piuttosto che per un altro, poi molto dipende dal carattere del singolo animale».

Paola Zapparola, che si occupa direttamente dei conigli utilizzati ad Asola, ha aggiunto alcuni dati interessanti: «Ogni animale ha le sue caratteristiche, i miei sono conigli del tipo ariete nano: vivono in casa con me, sono cresciuti col mio cane e lo imitano. Tutti gli animali sono idonei alla pet therapy, ma possono lavorare per un’ora a settimana, non di più». Lavorare è la parola giusta, sono davvero una sorta di ausiliari, oltre ai medici e agli infermieri. Il 23 novembre alle ore 17 si spiegherà ufficialmente il progetto sperimentale condotto in collaborazione con l’azienda Poma di Mantova.

Sempre collegato al progetto, il socio Tripodi ha poi aggiunto un’iniziativa del Rotary club volta a raccogliere fondi a sostegno: venerdì 2 dicembre sul palco del Teatro Mauro Pagano di Canneto sull’Oglio ci sarà il noto attore Max Pisu, che alle 18,30 si racconterà ai presenti, e alle 21, dopo il buffet, presenterà il suo “Recital 2016”. Pisu ha confermato di essere attore sensibile, che si presta spesso ad iniziative benefiche, e anche stavolta non si è tirato indietro. La serata sarà aperta a tutti con ingresso ad offerta libera. Per informazione contattare Marina Troletti (335/8333604).

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