L'emozione del Presidente Mattarella durante l'ascolto delle prediche di don Primo
Quando Ghidorsi gli ha confessato di lavorare dentro i locali della Fondazione per 365 giorni l'anno il presidente ha commentato: "E' con questo impegno che si portano avanti le cose", aggiungendo che il percorso di don Primo era un messaggio costante e attualissimo per guidare la società attuale.
BOZZOLO – Come da programma il presidente Mattarella dopo l’omaggio alla tomba di don Primo Mazzolari è stato accompagnato dall’altra parte di Bozzolo presso la Fondazione Mazzolari dove sono conservati tutti i ricordi e le testimonianze del grande sacerdote. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione don Bruno Bignami e il segretario Giancarlo Ghidorsi.
Mentre don Bignami ha illustrato l’aspetto religioso del personaggio, a Ghidorsi il compito di spiegare il voluminoso carteggio conservato in quella sede. Dalle prediche registrate con un antico magnetofono Geloso sino agli straordinari libri scritti da don Primo e su di lui da altri letterati. A prendere la parola anche il presidente del Comitato scientifico Giorgio Vecchio. Molto attento alle spiegazioni, Sergio Mattarella ha dimostrato una certa sorpresa non avendo mai sentito prima d’allora la voce del prete emozionandosi anche nel prendere visione del carteggio esistente con Zaccagnini, Moro e il Senatore palermitano Alessi che Mattarella aveva conosciuto direttamente nella sua lunga carriera politica.
Quando Ghidorsi gli ha confessato di lavorare dentro i locali della Fondazione per 365 giorni l’anno il presidente ha commentato: “E’ con questo impegno che si portano avanti le cose”, aggiungendo che il percorso di don Primo era un messaggio costante e attualissimo per guidare la società attuale. Non potevano mancare doni preparati dai componenti la Fondazione come ad esempio volumi e memorie del parroco, oltre ad un dolce speciale preparato con le mele cotogne dell’ex sindaco Giuseppe Torchio trasformate poi in una prelibata torta dalla gestione del bar Medau. Fuori dalla Fondazione altro contatto con la gente che lo aspettava dietro le transenne.
Protagonisti in questo caso i bambini delle scuole medie con le bandierine tricolori che hanno intonato un improvvisato Inno di Mameli. Ad uno di questi è stato chiesto, come giudicava quella giornata. “Molto importante perché abbiamo avuto la visita di un Capo di Stato – ha risposto il bambino che poi ha aggiunto candidamente – . Merito di don Primo certamente, ma anche di Torchio”.
Rosario Pisani