Treni lumaca. Camozzi: "Se fossi a Milano e mi allenassi a Firenze farei forse prima"
In particolare il treno che doveva partire da Casalmaggiore alle 19.46 per arrivare a Cremona, dopo un cambio a Piadena, alle 21.14, ha accumulato, soltanto nei pochi chilometri che separano Parma da Casalmaggiore, addirittura 50 minuti di ritardo.
CASALMAGGIORE – “Se abitassi a Milano e mi allenassi a Firenze, forse sarebbe meglio e più comodo”. Prova a sciogliere la rabbia in una battuta Michele Camozzi, l’atleta ipovedente dell’Atletica Interflumina più volte campione italiano di velocità sui 100 e 200 metri. Tra le tante disavventure occorse ai pendolari, va segnalata anche quella capitata al ragazzo di Sospiro, che per recarsi all’allenamento a Casalmaggiore, presso il Centro Sportivo Baslenga, deve necessariamente prendere il treno proprio per i problemi di vista.
In particolare il treno che doveva partire da Casalmaggiore alle 19.46 per arrivare a Cremona, dopo un cambio a Piadena, alle 20.44, ha accumulato, soltanto nei pochi chilometri che separano Parma da Casalmaggiore, addirittura 63 minuti di ritardo. A quel punto è partita la solita odissea già nota a molti che utilizzano la tratta ferroviaria (sia la Cremona-Mantova che la Parma-Brescia, quest’ultima riferita alla stazione di Casalmaggiore) e Camozzi è riuscito ad arrivare a destinazione alle 22 ormai passate. Nel dettaglio, dopo avere perso la coincidenza delle 20.44 a Piadena, Camozzi è riuscito a salire sul treno, sempre in partenza da Piadena, delle 21.12, partito puntuale e che poi ha accumulato ulteriore ritardo, di 23 minuti. “E’ vergognoso ma è la costante: devo amare tanto l’atletica per perdere mezza giornata per due ore di allenamento” ha detto sconsolato il campione paralimpico.
Giovanni Gardani