Cultura

Tre artisti dell'Oglio Po in mostra nella cornice del Torrazzo di Commessaggio

La mostra rimarrà aperta fino al 4 dicembre il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,30, oppure su prenotazione contattando il numero 366/4326860.

COMMESSAGGIO – Tre artisti dell’Oglio Po protagonisti di una mostra di pittura nel Torrazzo Gonzaghesco di Commessaggio. Si tratta di Carlino Bozzetti di Gussola, Andrea Savazzi di Martignana Po e Luca Zanichelli di Pomponesco. La mostra “Fuori registro” è organizzata dall’associazione culturale Il Torrazzo, e sarà inaugurata sabato 12 novembre, quando alle ore 16,30, alla presenza delle autorità locali, ci sarà la presentazione a cura di Marcella Luzzara. La mostra rimarrà aperta fino al 4 dicembre il sabato dalle 15 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,30, oppure su prenotazione contattando il numero 366/4326860.

Bozzetti, Savazzi, Zanichelli, tre modi diversi di fare arte, come afferma Marcella Luzzara, tutti dettati dalla necessità di esprimersi: “Bozzetti, che da cinquant’anni si occupa di pittura e fotografia, da autodidatta e scegliendo soggetti tradizionali, animali, paesaggi, scene campestri, ritratti, esprime una vena autentica e rasserenante, non filtrata da tormenti interiori e retaggi culturali. Zanichelli, invece, sembrerebbe esprimere proprio questo: un mondo interiore popolato da scrittori, poeti, artisti, modelle e cantanti, accomunati da una vena oscura, tormentata, provocatoria. Icone dei due secoli che ci siamo lasciati alle spalle, rese con un sapiente bianco e nero, vive, parlanti, volti che sono paesaggi, come i paesaggi padani che si affiancano a loro ma con una dimensione di intensa lontananza. Savazzi esprime una cifra del tutto originale, sia nella scelta dei soggetti che nella tecnica con cui li rappresenta. Soggetti contemporanei, di protesta contro l’inquinamento della vita politica e del nostro paesaggio italiano. Le ampie, pastose, visibili pennellate che scompongono le immagini, la sapienza delle inquadrature, la tavolozza tanto intensa quanto ben armonizzata, sanno rendere estremamente gustosa la satira politica mentre forniscono forza poetica ai paesaggi industriali. Nella sua ultima fase, invece, l’artista risale alle radici europee del linguaggio pittorico attraverso il ripensamento in chiave decadente dei fiamminghi, di Velasquez e Caravaggio”.

Vanni Raineri

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