Oglio Po, porte aperte agli esami per combattere diabete lunedì 14 novembre
“L’adesione alla giornata mondiale deriva dall’evidenza che, in tutto il mondo, negli ultimi 20 anni è aumentata drammaticamente la prevalenza del diabete mellito, così come i tassi dell’alterata glicemia a digiuno (condizione di pre-diabete)" spiega Giorgio Ragni.
CASALMAGGIORE – Lunedì 14 novembre dalle ore 9 alle ore 13 l’Ospedale Oglio Po apre le porte ai cittadini in occasione della Giornata Mondiale del Diabete. Gli operatori della UO di Medicina, in collaborazione con l’Associazione Diabetici Territorio Oglio Po onlus, saranno a disposizione (atrio dell’ospedale) per consulenze informative gratuite e per effettuare le seguenti prestazioni: somministrazione questionario dei fattori di rischio del diabete – rilievo peso corporeo- pressione arteriosa – misurazione del giro vita; colloqui individuali per l’educazione ad un corretto stile di vita nei soggetti a rischio e non; indicazioni per la gestione del diabete; interventi di educazione a piccoli gruppi in merito ad alimentazione, attività fisica e gestione della malattia.
“L’adesione alla giornata mondiale deriva dall’evidenza che, in tutto il mondo, negli ultimi 20 anni è aumentata drammaticamente la prevalenza del diabete mellito, così come i tassi dell’alterata glicemia a digiuno (condizione di pre-diabete)” spiega Giorgio Ragni, direttore UO Medicina dell’Ospedale Oglio Po (ASST di Cremona). “I ridotti livelli di attività fisica e l’incremento dell’obesità contribuiranno in futuro all’aumento di prevalenza del diabete mellito tipo 2 al punto che il diabete potrebbe divenire la peggiore pandemia del XXI secolo, rappresentando una minaccia allo stato di salute ed all’economia mondiale (Risoluzione dell’O.N.U. del 20 dicembre 2006).”
Nel 2035 le stime parlano di 595 milioni di diagnosi complessive dei diversi tipi di diabete, una cifra impressionante, dovuta alla trasformazione degli stili di vita e di alimentazione. In Italia, nel 2030, ci potrebbero essere 5 milioni di diabetici; oggi se ne contano 3.6 milioni, cioè circa il 6.2 % della popolazione (1 italiano su 16 ha il diabete). “Non dobbiamo dimenticare che esiste una quota di persone che, pur avendo la malattia, non ne è a conoscenza. Si stima che ogni tre persone con diabete noto, ce ne sia una con diabete non diagnosticato. Da qui l’importanza la necessità di sensibilizzare questi momenti “OPEN”, invitando i cittadini a sottoporsi a screening anche banali e non invasivi, al fine di intercettare il più precocemente possibile soggetti a rischio e quindi potenziali futuri pazienti”.
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