Cultura

Il festival dei corti di Mestre si tinge di Casalasco: a guidare la giuria Giuseppe Boles

"Il festival Candiani è una manifestazione molto sentita, giunta alla 19esima edizione, alla quale hanno partecipato 630 cortometraggi da tutto il mondo. Chiaramente la selezione finale era stata parecchio scremata” racconta Boles.

MESTRE – L’accento di certe regioni o città è davvero molto particolare. E quello veneziano, poi, è decisamente inconfondibile. Ma un po’ di contaminazione tutta Casalasca non è mancata lo scorso weekend a Mestre, dove Giuseppe Boles, scrittore di Casalmaggiore, ha condotto una serata tutta dedicata al cinema. Del resto, il festival era di livello internazionale e mirava a premiare cortometraggi (durata massima di 15 minuti) giunti da tutto il mondo.

Una bella soddisfazione per Boles, arrivato a Mestre per caso: “Avevo presentato nello stesso Auditorium del Centro Culturale Candiani poche settimane prima l’ultimo libro di Patrizia Carrano, edito con la Italo Svevo e mi è stata fatta questa proposta, che ho accettato subito. Il festival Candiani è una manifestazione molto sentita, giunta alla 19esima edizione, alla quale hanno partecipato 630 cortometraggi da tutto il mondo. Chiaramente la selezione finale era stata parecchio scremata”.

Boles, in particolare, ha dovuto scegliere da 28 diversi lavori. “Ho scelto “The boy by the sea”, cortometraggio olandese di Vasily Chuprina, e per quanto concerne la categoria under 30, calcolato sull’età del regista, “Rosso Papavero”, corto slovacco di Martin Smatana. E’ stata una soddisfazione vedere che la mia scelta è stata corrisposta da quella della giuria, tanto che i premi sono andati proprio a queste due opere, molto poetiche e visivamente ben realizzate. La menzione speciale è invece andata a un corto italiano, ossia “My awesome sonorous life” di Giordano Torreggiani. Posso svelare che proprio il corto di Torreggiani mi aveva convinto e fino all’ultimo sono stato combattuto sul vincitore, poi ho optato per “The boy by the sea”, anche se è stata una scelta in volata, diciamo così”.

Per Boles i complimenti da parte degli organizzatori per la conduzione, la soddisfazione perché la motivazione da lui scritta per la scelta dei corti vincenti è stata ripresa dai quotidiani di Venezia-Mestre e infine una sorpresa dopo la cena: ovvero quattro chiacchiere e una birra assieme ad Ad van Kempen, attore olandese molto noto in patria, che proprio in “The boy by the sea” recita la parte di un anziano disilluso, che apre gli occhi sulla vita parlando con un giovane ragazzo sulle rive del mare. “E’ una persona davvero affabile: è arrivato a Mestre per la premiazione e subito dopo è partito perché avrebbe girato, in Slovacchia, un film, il pomeriggio di domenica, ossia nemmeno 24 ore dopo la serata del Candiani”.

Giovanni Gardani 

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