Muore Angelo Caffelli, 4 novembre amaro per il figlio Mirko sui cieli di Roma
La pattuglia acrobatica non poteva certamente fare a meno del suo comandante e cosi il giovane ufficiale si è messo alla cloche sapendo di dover obbedire al ruolo che gli era stato affidato.
VIADANA – La tempra e il rigido senso del dovere militare hanno prevalso sull’angoscia che gli devastava il cuore e cosi Mirko Caffelli è riuscito a volare sui cieli di Roma nonostante a Viadana il padre 59enne fosse spirato da poche ore. Il 4 novembre era fissata la cerimonia in omaggio alla Forze Armate e le frecce tricolori facevano parte del programma stabilito per tale evento. La pattuglia acrobatica non poteva certamente fare a meno del suo comandante e cosi il giovane ufficiale si è messo alla cloche sapendo di dover obbedire al ruolo che gli era stato affidato. Magari volando in alto avrà pure pensato di poter in qualche modo incrociare per salire in cielo la parte spirituale del genitore scomparso cosi repentinamente. Angelo Caffelli è deceduto probabilmente per un infarto fulminante che lo ha colto giovedi sera a S.Secondo Parmense mentre scendeva da uno dei camion della ditta Golini di cui era autotrasportatore. Non ritenendo grave il malore che lo stava piano piano assalendo, è riuscito persino a telefonare alla moglie rassicurandola comunque che di li a poco sarebbe rientrato a casa. Invece si è accasciato nel piazzale dell’azienda senza più dare segni di vita. Morto pochi giorni dopo aver compiuto 59 anni. Cordoglio e incredulità da parte delle moltissime pesone di Viadana che lo conoscevano e che hanno subito rivolto un pensiero a quell’aereo con il simbolo delle Frecce tricolori condotto dal figlio dello scomparso che nonostante tutto non poteva sottrarsi allo spettacolo scenografico sui cieli della Capitale.
Rosario Pisani