Boretto, e la zona viadanese dell'Oglio Po, ricordano l'arte di Galliano Cagnolati
Appuntamento per sabato: introdurranno il sindaco Massimo Gazza, il vice sindaco Matteo Benassi, l’assessore alla cultura Giorgia Bia, mentre interverranno i figli Marco e Luca Cagnolati, l’esperto d’Arte Maestro Angelo Leidi, l’ex sindaco di Boretto Luigi Saccani, il social politic Lino Zanichelli e lo storico dell’arte Sergio Zanichelli.
BORETTO/VIADANA – Pittore, scultore, storico e scrittore, insegnante e uomo delle istituzioni (Cavaliere della Repubblica Italiana, giudice di pace per 40 anni), Galliano Cagnolati è stato un uomo di cultura a tutto tondo, molto noto in tutto il comprensorio. La commemorazione avverrà il 5 novembre 2016 alle ore 17 presso il Municipio della sua Boretto, in sala “Marcello Nizzoli”.
Introdurranno il sindaco Massimo Gazza, il vice sindaco Matteo Benassi, l’assessore alla cultura Giorgia Bia, mentre interverranno i figli Marco e Luca Cagnolati, l’esperto d’Arte Maestro Angelo Leidi, l’ex sindaco di Boretto Luigi Saccani, il social politic Lino Zanichelli e lo storico dell’arte Sergio Zanichelli. Saranno esposti alcuni dipinti e tutti i libri scritti da Galliano compreso il famoso “Glossarietto del Po” (RAI -“Tutti libri “ 1973). Disponibile anche il libro catalogo sulla sua vita “Galliano Cagnolati l’Artista del Po” scritto da Cristina Boccella – Edizioni Sometti (Mn), presentato nel 2009 a Boretto sulla “Stradivari” del capitano Giuliano Landini con l’On. Albertina Soliani, Alfredo Gianolio, Enrico Pirondini, Alfredo Facchini (Fredòn), e Leidi tra i relatori. Alle successive presentazioni intervennero i prof. Franco Canova, Sergio Zanichelli e Alessandra Fieni.
La Commemorazione di Galliano, l’Artista del Po, è una iniziativa della Pro Loco e di Lorenzo Bonazzi con il patrocinio ed il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Boretto: un omaggio all’illustre concittadino, un grande protagonista della vita sociale del paese. Dipinti e libri saranno esposti per due settimane dal 5 al 20 novembre 2016 nella Sala Municipale “Marcello Nizzoli”. Inserito in vari cataloghi come “La raccolta 8 x 10 di Cesare Zavattini” e “800 pittori allo specchio” di Dino Villani, Galliano dipendente all’Accademia di Belle Arti a Bologna, ebbe come maestri Giorgio Morandi e Virgilio Guidi, fu ammirato da Giovannino Guareschi e a lui e alle sue nebbie si ispirarono anche Federico Fellini e Bernardo Bertolucci nel film “900”.
Il chiarismo padano raggiunse l’apice espressivo con Galliano Cagnolati (1926-2014), come dimostrò la mostra “il pittore delle nebbie del Po” a “La Parete” di Milano del 1964 presentata da Giannetto Bongiovanni. Mitiche le collettive del 1965 in piazza a Mantova presso La Taverna del Duca, e ai 100 Rampini con Franco Somenzari, Angelo Boni, Oder Ghidini, Imerio Wischy e Alfredo Facchini. Poi la partecipazione alla Millenaria di Gonzaga (in stand con Bruno Rovesti) commentata da Enzo Tortora per la RAI, quando i due pittori furono descritti dal critico Renzo Margonari. Galliano espose e diffuse il mistero delle nebbie padane nel mondo fino alla sua ultima esposizione all’Expo di New York del 1999. Nel 2001 con l’ “Euterpe” (di Luigi Cramaschi e il regista Pier Carpi), in una collettiva di illustri padani espose a Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, con il notissimo figlio Marco Cagnolati, che in contemporanea esponeva niente meno che alla 49esimo Biennale di Venezia, Plateau De L’Humanitè. Nel 2004 fecero il bis in piazza Canossa-vicolo Madonna di Mantova, presso la galleria dell’associazione che realizzò la mostra “I maestri del Po”.
Di Galliano parla anche l’ultimo libro dell’illustre giornalista Enrico Pirondini “Incontri & Racconti” presentato a Festivaletteratura 2016 a Mantova. Giannetto Bongiovanni scrisse: “Con Galliano, molti non padani imparano a conoscere e ammirare il Po. Cesare Zavattini scrisse che le barche di Galliano a ben guardarle, si rivelano anche amorosamente accarezzate, meticolosamente meditate, “soffiate con sapienti e cadenzate tonalità”, realizzando effetti di sorprendente efficacia poetica. Un mito”. Orari di apertura della mostra: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì, negli orari di apertura degli uffici comunali – sabato e domenica:10,00 – 12,30 / 15,00 – 19,00.
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