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ICA, non passa la mozione sanzionatoria. Enrico IV torna perdonato da Canossa

L'assessore al bilancio Poli: "ICA ha capito l'errore, che era sbagliata la sanzione applicata. Dare 7600 euro di penalità ad ICA non mi sembra il caso, anche perché non ha grossi margini di guadagno ed ha mostrato disponibilità"

CASALMAGGIORE – L’ICA è salva, si è ravveduta per cui – al di là del contratto – è perdonata. Respinta (cinque voti a favore, quelli della minoranza, il resto del consiglio ha votato compatto per la non applicazione delle sanzioni previste dal contratto in essere, astenuto il consigliere Ferroni) la mozione presentata da Casalmaggiore la Nostra Casa che chiedeva l’applicazione delle sanzioni previste per le 76 cartelle errate.

La mozione è stata illustrata dal consigliere Pierluigi Pasotto. A rispondere l’assessore al bilancio Marco Poli “La mozione mi è utile per fare una breve relazione sull’attività di esternalizzazione posta in essere e sull’attività dell’amministrazione sui tributi minori”. L’amministrazione, ha chiarito l’assessore, si è trovata quasi obbligata ad esternalizzare essendo andato in pensione Luciano Vezzoni la gestione era diventata problematica essendo tutta a capo di una dipendente part time. “Per rispettare tutti i vincoli – ha aggiunto l’assessore – l’esternalizzazione è qualcosa a cui l’amministrazione deve forzatamente tendere”. La persona che si occupava dei tributi (quella part time, aveva già il suo bel da fare con gli accertamenti IMU e la bonifica della banca dati. “Con ICA non nascondo ci siano state problematiche e criticità che con il buon lavoro degli uffici e la disponibilità di ICA sono state superate”.

Gli incontri con ICA sono stati continui, ed anche in merito agli accertamenti ICA ha mostrato disponibilità anche se, per ammissione dello stesso assessore, non tutte le problematiche sono state risolte come il comune avrebbe desiderato. Problema non risolto quello relativo all’articolo 20. ICA non ha mai aperto un ufficio proprio ma secondo la stessa organizzazione avendo delegato il compito (alla libreria ‘Il seme’) avrebbe comunque tenuto fede a quanto detto. Da gennaio 2017 (forse) potrebbe essere individuata una persona delegata al compito che opererebbe all’interno dell’Ufficio Tributi “Si sta lavorando a questo – ha aggiunto Poli – anche se non si è ancora arrivati ad una soluzione”.

L’amministrazione ha rivendicato l’impegno messo sulla verifica delle sanzioni inviate ai contribuenti sin da subito. “Dopo nostra segnalazione ICA non solo ha annullato tutte e 76 le sanzioni, ma anche a mettere in scadenza eventuali rimborsi. Tutto sommato i disagi non sono stati eccessivi. Un mio parere sulle sanzioni, io non la vedo una cosa corretta in quanto ICA ha riconosciuto l’errore”.

Ad intervenire è stato poi il consigliere Pierluigi Pasotto: “Dire che siete stati costretti ad esternalizzare è ua cosa un po’ forte. E’ una scelta politica legittima, ma essere costretti è un’altra cosa”. Le funzioni di Vezzoni sono state assunte dalla dottoressa Badalotti. Secondo Pasotto la pianta organica è rimasta invariata, secondo Poli no, anche a causa di una maternità che ha privato gli uffici di un operatore. “La media nazionale dei dipendenti dei comuni è secondo l’ANCI di 7,44 dipendenti ogni 1000 abitanti. La Lombardia è appena sotto il 7 come media. Casalmaggiore è sotto la media nazionale, gestendo in proprio anche determinati servizi. Quando si esternalizza qualcosa non è che il comune deleghi e dice adesso se ne occupano loro. Si fanno dei contratti e i contratti devono essere rispettati. Lei attesta che alla libreria il seme è possibile trovare risposte. Io le dico che è vero solo in parte perché per quanto riguarda i chiarimenti sulle bollette, questo non è possibile. L’articolo 20 in realtà non è rispettato. Perché il problema non è solo quello di pagare i bollettini, ma quello di chiedere spiegazioni su ciò che dovuto”.

L’ICA ha ammesso, nell’annullamento, l’errore materiale. Il disagio per il contribuente è stato evidente. “L’errore alla fine non era addebitabile ai cittadini ma a chi ha inviato le cartelle. Qui c’è un contratto che è stato disatteso. Siccome quando un cittadino prende una multa non può dire al vigile non lo faccio più, e il cittadino paga. E se la legge non ammette ignoranza da parte del cittadino, non può ammetterla neanche in chi svolge un servizio. Sono previste delle sanzioni. Potrebbe essere un buon segnale da mandare ai cittadini che quando sono colpevoli vanno sanzionati ma quando sono vittime dei disagi vanno tutelati. L’ICA è giusto che paghi”. L’assessore ha risposto a Pasotto. L’errore secondo l’assessore non è imputabile solo ad ICA: “Chi ha pagato in ritardo ha pagato in ritardo, poi possono esserci tutte le giustificazioni del caso, ma l’imposta in questione è in autoliquidazione per cui chi la paga dovrebbe pagarsela da solo”. L’errore è di chi ha pagato dopo. Termine primo dell’errore è comunque il cittadino. “ICA ha capito l’errore, che era sbagliata la sanzione applicata. Dare 7600 euro di penalità ad ICA non mi sembra il caso, anche perché non ha grossi margini di guadagno ed ha mostrato disponibilità”.

La schermaglia tra assessore e Casalmaggiore la nostra casa è andata ancora avanti. Alla schermaglia si è aggiunto anche il consigliere Tascarella (peraltro uno dei colpiti dalle ‘cartelle errate’, e il consigliere Alessandro Rosa che ha portato la questione a livello giuridico. Rosa ha rimarcato il fatto di come il Listone fosse stato favorevole all’esternalizzazione e che, allo stato attuale delle cose, quel sì fosse stato un errore, poi ha ricordato che “Non capisco il fatto che non sia colpa di ICA ma anche del cittadino. La mozione è piuttosto precisa. Si valuta il rapporto contrattuale, il cittadino è di fatto un soggetto terzo, l’errore del cittadino è un comportamento extracontrattuale. L’inadempimento non può avere come soggetto il comportamento di una persona terza, l’inadempimento è la mancata o inesatta esecuzione dell’obbligazione che forma oggetto del contratto. Sull’entità possiamo parlarne. Se la sanzione è quella minima essendo la prima volta e non essendoci reiterazione, applichiamo la sanzione minima, però applichiamola. Non vedo nessun problema nell’applicazione della sanzione”. L’Assessore ha poi replicato a Pasotto e Tascarella, difendendo le posizioni precedenti, optando per il no alla sanzione e demandando il tutto al voto successivo, voto che ha cassato la mozione. Anche Orlando Ferroni (FI) alla fine si è astenuto colto da benevola soddisfazione nel ravvedimento di ICA.

Enrico IV in ginocchio a Canossa è stata perdonato dal papa. Il cittadino non gode di questo privilegio. Ma la plebe in genere – e soprattutto quando si confronta con la burocrazia – non arriva mai al paradiso.

Nazzareno Condina

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