Bando Erp e Asilo Nido, i sindacati attaccano il comune di Casalmaggiore
"Su alcuni temi, prioritari per il sindacato unitario territoriale, primo fra tutti il sostegno alle famiglie e alle persone in difficoltà, le visioni e le posizioni del Comune di Casalmaggiore non trovano la nostra condivisione" scrivono le sigle sindacali riunite.
CASALMAGGIORE – Le Segreterie Provinciali CGIL, CISL UIL Confederazioni, Categorie dei Pensionati e della Funzione Pubblica, esprimono apprezzamento per il percorso di confronto avviato con l’Amministrazione comunale di Casalmaggiore, che ha consentito la sottoscrizione di importanti intese in materia di relazioni sindacali, contrasto alla povertà, protocollo etico sugli appalti e da ultimo contrasto all’evasione fiscale/tributaria. E’ questo il primo dato emerso dopo il confronto, a detta delle stesse sigle sindacati, che però avanzano pure qualche riserva.
“Ciò premesso – si legge infatti – ci spiace rilevare che su alcuni temi, prioritari per il sindacato unitario territoriale, primo fra tutti il sostegno alle famiglie e alle persone in difficoltà, le visioni e le posizioni del Comune di Casalmaggiore non trovano la nostra condivisione. In particolare ci riferiamo al bando ERP e all’Asilo Nido Comunale, sui quali esprimiamo contrarietà alla decisione assunta di far pagare ai cittadini la presentazione della domanda per l’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica (case popolari). Una scelta che non ha precedenti nei diversi comuni della Provincia, dove le convenzioni sottoscritte con i CAFF non hanno comportato alcun onere per i cittadini. Siamo inoltre convinti che i servizi per la prima infanzia rappresentino un pilastro fondamentale del welfare comunale sia per la valenza educativa sia per il sostegno alle famiglie. Vi è preoccupazione sul futuro dell’asilo nido comunale, respingendo con forza l’idea che un servizio così fondamentale per l’intera comunità, venga vincolato alla mera valutazione economica. Esprimiamo altresì dissenso a quanto affermato dall’assessore ai Servizi Sociali che ritiene “pericoloso” accogliere bambini con la misura Nidi Gratis in quanto preoccupato che le famiglie non riescano a pagare il Servizio mensa, mentre siamo convinti che le politiche agite dai Comuni debbano favorire prioritariamente i Servizi Comunali esistenti garantendo così la vera libertà di scelta dei cittadini”.
Da qui una serie di richieste. “Chiediamo che le famiglie dei bambini attualmente in lista di attesa al Nido Comunale (n. 14), abbiano risposta in tempi brevi e non dopo la discussione del bilancio preventivo (metà novembre) per le ovvie esigenze di conciliare i tempi di famiglia e di lavoro. Non vorremmo che tale ritardo da parte del Comune fosse dovuto alla volontà di favorire i Nidi privati. Inoltre chiediamo che il Comune ripristini le tre sezioni del Nido, potenziando il personale necessario, così da poter accogliere tutte le domande delle famiglie già pervenute e future e che la misura regionale “Nidi gratis”, voluta dal Presidente Maroni e destinata alle famiglie con ISEE fino ai 20.000 euro, trovi risposte e prospettive anche al Comune di Casalmaggiore. Stupisce infatti che alcune famiglie casalasche non siano a conoscenza della misura “Nidi gratis”, segno evidente della necessità di una ulteriore campagna informativa. Invitiamo pertanto il Comune di Casalmaggiore e la politica del territorio ad agire dando la dovuta attenzione alle fasce di popolazione più deboli nell’accesso al Nido e a tutti i Servizi a domanda individuale, confermando la nostra disponibilità ai confronti di verifica dei livelli di compartecipazione dei cittadini così come previsti nelle intese sottoscritte”.
Il documento è firmato da Monica Vangi e Claudia Barbieri per Cgil, da Monica Manfredini per Cisl Asse del Po, da Guglielmo Reali per Uil e dategorie dei pensionati, SPI CGIL con Roberto Carenzi, FNP CISL con Giancarlo Allegri e Pietro Bolzoni, UILP con Guglielmo Reali, infine dalle Categorie della Funzione Pubblica FP CGIL con Maria Teresa Perin e FP CISL con Fausto Mazzullo.
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