Sabbioneta, commovente tributo a Tarcisio Tizzi a 20 anni dalla morte
Difficile racchiudere in poche righe tutti i meriti e l'impegno che Tarcisio Tizzi ha riversato in campo sociale, culturale, politico e letterario. Tutta la collettività ha riempito il Teatro all'Antica per uno spettacolo indimenticabile a cui hanno voluto dare il proprio contributo le figure principali di Sabbioneta
SABBIONETA – Commovente ricordo di una persona che manca dalla comunità da vent’anni esatti. Sabbioneta ha tributato sabato sera una meravigliosa festa ad un concittadino amato anche da chi non ha avuto il piacere di conoscerlo. Difficile racchiudere in poche righe tutti i meriti e l’impegno che Tarcisio Tizzi ha riversato in campo sociale, culturale, politico e letterario. Tutta la collettività ha riempito il Teatro all’Antica per uno spettacolo indimenticabile a cui hanno voluto dare il proprio contributo le figure principali di Sabbioneta, dal Sindaco Aldo Vincenzi, i due sacerdoti Samuele Riva e Ennio Asinari, il presidente Proloco Galdino Galli a cui si sono aggiunti i protagonisti di quel Circolo culturale attraverso il quale il dialetto mantovano, e in particolare quello sabbionetano ha conosciuto quella attenzione e quello studio che meritava. E poi c’era tutta la gente che ha avuto contatti con i quell’uomo semplice e preparato che grazie ad una sensibilità d’animo non comune ha realizzato liriche poetiche di straordinaria bellezza impossibile da staccare dalla memoria della gente. Le prime file in platea occupate dalla estesa fila di parenti, tra cui la figlia Raffaella, dapprima lusingate e poi commosse da tanta manifestazione di affetto nei riguardi del loro congiunto. Con uno spettacolo allestito con divertente allegria da Enrico Rossi con il coro locale si sono potute ascoltare stupende pagine scritte da Tizzi e tratte dalla collana I Filos, oltre a preghiere e brani musicali coinvolgenti. Cosi come la scenetta, che neppure la figlia Raffaella, salita sul palco per i ringraziamenti finali, ha ammesso di non conoscere, quella dello spassosissimo primo viaggio a Roma dell’imbambolato sabbionetano. Sino alla filastrocca del marito innamorato che porta la moglie a Parigi per disfarsene dalla balaustra della Torre Eiffel. Peccato che un guasto all’ultimo minuto abbia impedito la proiezioni delle immagini cosi difficilmente messe insieme attraverso le quali sarebbe stato possibile rivedere la figura di Tarcisio Tizzi per chi non ha avuto il piacere di conoscerlo.
Rosario Pisani