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Pomì, esordio complicato: come l'anno scorso solo due punti dalla tana del Club Italia

Alla fine il primo successo arriva, ma come l’anno scorso il punto perso al PalaPiantanida di Busto non consente di sorridere a pieno, anche se ora tocca subito pensare al Mondiale per Club al via il 18 ottobre, appuntamento ben più importante.

CLUB ITALIA – POMI’ CASALMAGGIORE 2-3 (25-22, 20-25, 25-13, 11-25, 11-15)

BUSTO ARSIZIO – Voleva tre punti, possibilmente da conquistare velocemente, per volare a Manila senza pensieri. La Pomì Casalmaggiore ha fallito la missione nell’esordio in campionato contro un Club Italia sorprendente, smontato di quasi tutti i suoi pezzi migliori eppure in grado di tenere ampiamente testa alle Campionesse d’Europa, parse però troppo svagate e, nel terzo set in particolare, quasi irriconoscibili rispetto al bel precampionato. Alla fine il primo successo arriva, ma come l’anno scorso il punto perso al PalaPiantanida di Busto non consente di sorridere a pieno, anche se ora tocca subito pensare al Mondiale per Club al via il 18 ottobre, appuntamento ben più importante.

PRIMO SET – La Pomì parte con Lloyd in palleggio, Gibbemeyer e Stevanovic al centro, Bosetti e la ex Guerra ad attaccare assieme a Fabris, e ovviamente Sirressi come libero: nessuno sconto, dunque, in vista di Manila e formazione titolare se si esclude il cambio Tirozzi-Guerra. Il primo punto della stagione è del Club Italia per una battuta sbagliata di Lloyd, ma un pallonetto di Lucia Bosetti pareggia subito i conti. Casalmaggiore impiega un po’ a ragionare e prendere il largo, cioè a rispettare il pronostico e il Club Italia col muro di Botezat, la terza stella assieme a Orro ed Egonu, su Bosetti resta avanti: 10-9. Un eroe di Egonu consente alle rosa (in campo in maglia bianca) di respirare e sul servizio di Guerra si arriva alla parità con Stevanovic sotto rete. Ma è un fuoco di paglia, la Pomì va in tilt e con Botezat, Egonu e Perinelli il Club Italia fa quello che vuole. Il risveglio di Casalmaggiore sul 24-16 porta sei punti filati contro una squadra giovane, alla quale viene il braccino, Perinelli però chiude prima che sia troppo tardi per le sue compagne. 1-0 (molto) a sorpresa.

SECONDO SET – E’ una Pomì che non subito ingrana, ma nel secondo set se non altro mette la testa avanti: Stevanovic con un ace fissa il primo allungo sul 5-7, mentre una Fabris in ripresa alimenta il distacco sul 6-11, aiutando anche Stevanovic a muro. Ora Casalmaggiore viaggia finalmente bene e scaccia la paura con cinque punti consecutivi (6-13) sul turno in battuta di Bosetti in salto flot. Fabris ferma la serie pericolosissima al servizio di Egonu e la Pomì sembra poter gestire il set senza grossi problemi. Giulia Melli, mantovana di Curtatone, toglie qualche certezza alla squadra di Caprara, che però rimane a distanza di sicurezza, grazie anche a due fast di Gibbemeyer: 16-20 con qualche brivido. Il primo check (moviola in campo) della nuova tecnologica stagione viene chiamato su una battuta di Fabris, che però è confermata fuori. Stevanovic con una fast chiude il set sul 20-25: 1-1.

TERZO SET – Si ricomincia a battagliare, insomma, e il Club Italia riparte meglio, portandosi subito a +3 (7-4). A dare fiato, e braccio, alle speranze casalesi pensa sempre Lucia Bosetti, senza scordare un paio di difese dalla spazzatura di Guerra. Quando Casalmaggiore alza il muro (con il solito magnifico tandem Gibbemeyer-Stevanovic) sembra spegnersi il fuoco delle azzurrine, ma la sensazione è sbagliata perché Egonu continua a spedire mazzate nella metà campo Pomì. La maturità di Orro vale il 14-10 e una smorfia sbarazzina con una compagna, l’ace di Mancini che castiga una difesa piazzata malissimo avvicina il Club Italia quantomeno al primo punto in campionato. L’allungo sul 19-12 fa infuriare Caprara, anche perché la missione “3 punti” se ne va definitivamente sul tocco sottorete di Botezan e sull’ace di Orro: 21-12! La Pomì non c’è più e né Bacchi né Peric cambiano l’antifona. Per la Pomì risulta così sanguinoso il turno in battuta di Orro. Chiude Egonu su un clamoroso 25-13. 2-1.

QUARTO SET – Il video check su presunto ace di Egonu porta la Pomì dal +1 al +3 (4-7) e la partenza è finalmente più convinta, per quanto non torreggiante. Guerra in battuta fa male, Mancini spreca tutto col diagonale stretto ma sbilenco, Fabris va a tutto braccio: 4-10. L’allungo Pomì è finalmente impetuoso e col break di 2-10 il quinto set sembra avvicinarsi sensibilmente sulla schiacciata di Lucia Bosetti e il muro thrilling di Gibbemeyer: 6-17. La potenza dell’americana fissa il +11 senza difesa e così per la seconda volta di fila (ossia come l’anno scorso) Club Italia-Pomì va al tie break con l’impressione, per Casalmaggiore, di avere comunque lasciato qualcosa per strada… L’11-25 finale alimenta infatti più di un rimpianto. 2-2.

QUINTO SET – Tre errori di Egonu mandano avanti la Pomì che era partita maluccio (2-3), poi Lucia Bosetti e Fabris sfruttano due ricezioni troppo lunghe e praticamente identiche e mettono il +3, con il turno in battuta di Guerra a fare ancora una volta la differenza. Caprara può esultare sulla gran ricezione di Gibbemeyer che, sfruttata da Fabris, manda al cambio campo con un vantaggio importante: 4-8. Orro però suona la carica e c’è ancora da soffrire: quando Sirressi vola in difesa e Bosetti mette una splendida pipe liftata Casalmaggiore respira a va 9-12. A chiudere i giochi pensano Guerra (due volte) e un’invasione locale sotto rete.

Giovanni Gardani 

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