Cronaca

Auto bruciata nella golena di Martignana: è mistero

Individuato il proprietario, è un uomo di origini ungheresi residente nel veronese. La zona dove è stata abbandonata l'auto è zona di pescarori di frodo.

14509280_975111222615529_1478077067_n 14528191_975111195948865_1666702356_nMARTIGNANA PO – Resta avvolta nel mistero la storia della Ford Focus bruciata in golena. Un mistero sul quale i carabinieri della stazione di Gussola hanno indagato. La vicenda parte martedì scorso quando la macchina, ancora integra, viene vista al termine della lunga sterrata che porta in riva al fiume. Una zona frequentata da pescatori di frodo e bracconieri. Ed erano forse tali anche i quattro – con un canotto – che, individuati nei pressi della macchina, forse spaventati da quel movimento, si sono allontanati di gran carriera verso la zona Golenale Gussolese e l’isola. L’auto resta lì, ancora integra, sino a domenica. Domenica notte all’auto viene dato fuoco “Prima – spiega il sindaco Alessandro Gozzi – gli han tagliato le gomme e dopo dato fuoco”. Forse un gesto intimidatorio, forse un modo alquanto bizzarro per liberarsi di un’auto vecchia. Sta di fatto che sul posto intervengono i carabinieri di Gussola. Sono loro, nonostante la targa completamente bruciata, a risalire tramite il telaio al proprietario della vettura, un uomo di nazionalità ungherese residente nel Veronese. L’uomo viene pure convocato in caserma ma poi non gli viene notificato nulla da parte dei Carabinieri. Da qui poi un po’ d’amarezza da parte dell’Amministrazione. “Toccherà rimuoverla a noi, cosa che faremo quanto prima – conclude Gozzi – perché non sembra ci sia altro modo. Neppure di fargliela rimuovere al legittimo proprietario. Speriamo sia almeno possibile, in futuro, fargli pagare questa operazione”. Sul motivo che ha portato alla distruzione dell’auto ancora nessun perché. Ma tutte le ipotesi restano aperte. “Quella – spiega Armando, ex consigliere comunale – è zona frequentata da rumeni”. E’ pure zona di bracconaggio e di pesca di frodo. Lontana da occhi indiscreti, facilmente controllabile a distanza. Sulla vicenda cercheranno di far luce i carabinieri. Intanto però all’amministrazione di Martignana resta l’onere, per nulla simpatico, della rimozione dell’auto e della pulizia dell’area dove la vettura è bruciata. “Speravo fosse possibile almeno fargliela rimuovere. Ma non è così. Ora però non possiamo lasciarla lì”.

Nazzareno Condina

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