La crisi e la ricerca nei cassonetti: un caso emblematico dietro il supermercato Conad
Le due donne, vestite di nero perchè reduci dalla discoteca, hanno raccontato di essere lì per trovare un pò di cibo per i gatti randagi di cui sono volontarie assistenti. Però oltre a quello il portellone aperto della macchina delle due donne mostrava un baule strapieno di sacchi e borse colme probabilmente di altre rimanenze.
CASALMAGGIORE – Ci sono dettagli e strumenti che meglio di qualsiasi analisi finanziaria misurano il livello economico di un Paese. Le condizioni delle famiglie, lo stato di disagio che conferma più di ogni altra considerazione quanto la gente davvero faccia fatica a sopravvivere, si può notare ad esempio passando di notte nei pressi dei supermercati chiusi. Non solo anziani e pensionati intenti a frugare nei cassonetti dei prodotti eliminati ma anche giovani individui che mai immagineresti di trovare lì.
All’alba di domenica mattina dietro la Conad, dove si trova l’uscita obbligatoria per i veicoli, due donne eleganti erano intente a perlustrare nella montagna di rifiuti abbandonati. Tra cassette di plastica e cartoni umidi ogni sera vengono depositati nei cassonetti ogni genere di prodotti che per varie ragioni l’azienda è costretta a ritirare dagli scaffali. Le due donne, vestite di nero perchè reduci dalla discoteca, hanno raccontato di essere lì per trovare un pò di cibo per i gatti randagi di cui sono volontarie assistenti. In effetti su un piccolo vassoio per terra un po’ di frattaglie erano state raccolte assieme a salumi e altra cibaria scaduta.
Però oltre a quello il portellone aperto della macchina delle due donne mostrava un baule strapieno di sacchi e borse colme probabilmente di altre rimanenze recuperate dalla discarica alimentare. Difficile pensare che anche tutto quel materiale fosse destinato ai gatti abbandonati. Più facile supporre che nella montagna di prodotti che il consumismo ogni giorno getta al vento, in contrasto con la fame nel mondo, si possa trovare ancora qualcosa che non sia propriamente da buttare e che magari potrebbe essere recuperato a favore di poveri anziani che a fatica arrivano alla fine del mese. O, nel caso specifico riportato, anche da chi tornando dalla discoteca voglia sfruttare l’opportunità per sopperire alla mancanza di lavoro e reddito, come alla fine ammesso da una delle due amiche assistenti dei felini nell’area Conad.
Rospis