Festa dl'Ua e Malgot, ricetta funziona. Ma è polemica con gli Amici di Casalmaggiore
“Noi abbiamo solo questo evento e abbiamo pure annullato la nostra fiera per valorizzarlo - spiega Decò - . Purtroppo la scelta degli Amici di Casalmaggiore non ci è piaciuta. Noi a maggio già avevamo annunciato la data della nostra festa, poi ad agosto abbiamo saputo che la Festa della Zucca sarebbe stata in concomitanza".
VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Festa sì, ma con una nota polemica. E un po’ amara. Il campo sportivo di Vicomoscano è stato trasformato lo scorso weekend in un grande cortile agricolo di inizio secolo. Con i mestieri di una volta, gli attrezzi e le macchine dal sapore antico, eppure ancora funzionanti, anche se utilizzati prevalentemente per una esibizione. La settima edizione della Festa dl’Ua e dal Malgot, tradotto dal dialetto casalasco, dell’uva e del granturco, ha avuto il solito accompagnamento – non troppo gradito ma purtroppo un must – del maltempo, che ha guastato la serata di sabato in particolare.
Tuttavia il pranzo domenicale, ossia il momento sul quale gli organizzatori puntano di più da sempre, ha fatto registrare il tutto esaurito con 300 coperti prenotati già parecchi giorni prima dell’evento. C’è stato così spazio, prima e dopo la tavolata, per osservare il fabbro, il costruttore di scope in saggina, chi invece realizzava reti e chi levigava il legno: mestieri di sicuro fascino anche se persi ormai nella notte dei tempi. L’area mercato, poi, ha permesso a diversi espositori di vendere i propri prodotti, rigorosamente di qualità anche perché coltivati o realizzati artigianalmente, mentre il pomeriggio è stato dedicato alla trebbiatura, come già l’anno scorso, senza dimenticare la polenta fatta come un volta e la pigiatura per i bambini, che peraltro si sono pure cimentati nello spazio dei giochi, rigorosamente ripresi dalla semplicità del passato, quando videogame o similari non erano stati inventati. Tra gli espositori di opere artistiche realizzate con materiale povero e ripresi dal mondo agricolo pure Ermanno Cavalli, immancabile all’evento.
Sin qui tutto bene. Ma il presidente dell’As Vicomoscano Massimo Decò, così come l’associazione che rappresenta, non è stato molto felice della concomitanza con la Festa della Zucca, spostata in calendario rispetto agli anni precedenti e in questo modo andata a fare concorrenza alla sagra di Vicomoscano. “Noi abbiamo solo questo evento e abbiamo pure annullato la nostra fiera per valorizzarlo – spiega Decò – . Purtroppo la scelta degli Amici di Casalmaggiore non ci è piaciuta. Ci siamo trovati a marzo in Pro Loco, ma non ci è stato detto nulla. Noi a maggio già avevamo annunciato la data della nostra festa, poi ad agosto abbiamo saputo che la Festa della Zucca sarebbe stata in concomitanza. Abbiamo chiesto spiegazioni agli Amici di Casalmaggiore, ma ci è stato detto che non era un problema loro: non abbiamo perso visitatori, tutto sommato, anche per la pubblicità fatta nel circondario, ma è mancato qualche espositore”.
Insomma, un po’ di maretta c’è stata, tanto che, a titolo esemplificativo, Decò spiega che quest’anno gli Amici di Casalmaggiore non hanno chiesto i soliti 250 vassoi che chiedevano in prestito proprio a Vicomoscano. Come a dire che, anche per un gesto così semplice, il rapporto si è incrinato. Un peccato, in ogni caso, anche perché al campo sportivo della vivace frazione casalese i soldi della sagra e dei vari tornei sportivi servono per finanziare la copertura con luci del campo da tennis: un’operazione da 51mila euro, un salasso per una piccola realtà, che però sta procedendo con i lavori.
Giovanni Gardani