In difesa della famiglia Cristiana: Adinolfi e Amato protagonisti in Teatro Comunale
A Vicomoscano, frazione di Casalmaggiore, il manifesto è stato appeso, con una gigantografia, fuori dalla chiesa parrocchiale, sulla facciata che osserva via Manzoni: anche qui, considerando le discussioni che hanno messo nell’occhio del ciclone don Ottorino Baronio, una decisione molto “visibile” che non mancherà di fare parlare.
VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Si intitola “Famiglia: Creazione dell’uomo o Progetto di Dio?” e già il titolo lancia un tema molto attuale. Tuttavia a incuriosire ancora di più e a creare sicuro dibattito già a priori, anche acceso, sono i due protagonisti della serata organizzata presso il Teatro Comunale di Casalmaggiore venerdì 30 settembre alle ore 21.
Sui manifesti, pubblicati lungo la strada Asolana e in altri punti di Casalmaggiore, campeggiano infatti i volti di Mario Adinolfi e di Gianfranco Amato, che sono i fondatori del “Popolo della famiglia”. Entrambi sono molto noti a livello mediatico, ma Amato in particolare è stato già ospite nel comune casalese, dando origine a un accesso confronto, la cui eco è durata anche nei giorni successivi all’incontro pubblico. Il logo del Popolo della Famiglia, peraltro, recita “No gender nelle scuole” e questo slogan rappresenta quasi certamente un’altra fonte di discussione. Il sottotitolo, presente sempre nel manifesto, parla invece di “Impegno pubblico e politico dei Cristiani, in difesa della famiglia e dei valori non negoziabili”.
A Vicomoscano, frazione di Casalmaggiore, il manifesto è stato appeso, con una gigantografia, fuori dalla chiesa parrocchiale, sulla facciata che osserva via Manzoni, la strada più trafficata del paese: anche qui, considerando le discussioni che hanno messo nell’occhio del ciclone don Ottorino Baronio, si tratta di una decisione molto “visibile” che non mancherà di fare parlare. L’appuntamento, ricordiamolo, è per venerdì 30 settembre alle ore 21 in Teatro Comunale a Casalmaggiore.
G.G.