Cronaca

Parco Polo Romani, firme a quota mille. Riqualificazione può passare dalle scuole

L'ex consigliere comunale Andrea Visioli lancia l'idea di un progetto di riqualificazione fatto dalle classi dei geometri del Polo Romani: "Raccoglieremo fondi - ha spiegato - per fissare una quota simbolica da dare al progetto che, votato dalla gente, raccoglierà più interesse".

CASALMAGGIORE – La raccolta firme per la petizione per salvare il parco del Romani da ogni progetto che preveda il sacrificio di piante è arrivata a quota 1000. Un traguardo importante, considerando il fatto che la raccolta andrà avanti almeno per altre tre settimane. “Il merito – spiegano i promotori – è soprattutto di tutti quei commercianti che si sono attivati. E’ a loro che va il nostro grazie, oltre alla Pro Loco che ha sposato l’iniziativa popolare”.

Il nuovo PUT – considerando che ancora non esiste un progetto esecutivo per la realizzazione dei parcheggi e della strada – dovrebbe prevedere il sacrificio di numerosi esemplari posti in fregio a via Porzio. Sette le piante da tagliare nel progetto alternativo (autobloccanti e miniparcheggio) proposto in alternativa da Casalmaggiore la nostra casa. La petizione sposa la strada più radicale: no al taglio di piante per i parcheggi e riqualificazione dell’area verde.

E a proposito di riqualificazione è l’ex consigliere comunale Andrea Visioli a lanciare l’idea di un progetto di riqualificazione fatto dalle classi dei geometri del Polo Romani: “Raccoglieremo fondi – ha spiegato – per fissare una quota simbolica da dare al progetto che, votato dalla gente, raccoglierà più interesse. Vedremo se sarà possibile attivare il tutto in tempi brevi, coinvolgendo studenti e insegnanti”. Dovrà naturalmente essere un progetto di riqualificazione che preveda il mantenimento del verde in essere. Un altro fronte di raccolta potrebbe essere aperto nei prossimi giorni proprio all’interno del polo scolastico. Alcuni studenti si stanno muovendo per partire anche loro con la petizione. “L’obiettivo è raccogliere più firme possibili – spiegano i referenti – per poi portarle all’amministrazione che avrà tempo per ragionarci sopra. Ricordiamo che il PUT sarà definitivo solo dopo il passaggio in Consiglio e che ancora sono possibili osservazioni e modifiche. Speriamo ancora di poter salvare quelle piante”.

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