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La Pomì chiude col botto: l'altro opposto è Turlea, top scorer di tutti i tempi in A1

Due volte campionesse italiana a Bergamo nel 2002 e a Piacenza nel 2013 (con bis in Coppa Italia) e capace di trionfare anche in Coppa Cev a Busto Arsizio nel 2010, Turlea è nel nostro paese dal 1997, quando giocò a Matera. Poi Napoli, Bergamo, Chieri, Jesi, Santeramo, Sassuolo, Busto, Conegliano, Piacenza, Forlì e Firenze.

Nella foto Carmen Turlea durante la presentazione

CASALMAGGIORE – Doveva essere una giovanissima, la classe 1997 Gaila Ceneida Gonzalez Lopez, che radiomercato aveva dato molto vicina alla Pomì. E invece arriverà una delle giocatrici con la carriera più longeva nel campionato italiano di A1. Carmen Turlea, alla soglia dei 41 anni che compirà il 18 novembre, è considerata una delle dieci pallavoliste più belle d’Europa. Ma se questo aspetto fa già sognare qualche tifoso buongustaio, sarebbe un peccato grave dimenticare la cifra tecnica dell’opposto rumeno.

Sì, perché, giusto per citare un dato, Turlea è la top scorer degli ultimi 20 anni nella massima serie italiana, con oltre 6692 punti messi giù. Per intenderci, schierata a Firenze lo scorso anno in una squadra che è retrocessa malamente, e che dunque non ha giocato molti set, è stata in grado di mettere giù sempre dai 15 ai 30 punti. Ricordate la partita della Pomì, sotto Natale, in casa contro Il Bisonte? Ecco, la giocatrice che realizzò 27 punti e che costrinse Casalmaggiore al tie break quasi da sola, era proprio Carmen.

Due volte campionesse italiana a Bergamo nel 2002 e a Piacenza nel 2013 (con bis in Coppa Italia) e capace di trionfare anche in Coppa Cev a Busto Arsizio nel 2010, Turlea è nel nostro paese dal 1997, quando giocò a Matera. Poi un percorso in giro per l’Italia, a Napoli, Bergamo, Chieri, Jesi, Santeramo, Sassuolo, Busto, Conegliano, Piacenza, Forlì e Firenze. A proposito, la terzultima tappa, quella sull’altra sponda del Po a Piacenza appunto, è anche stata la molla che ha spinto Turlea a Casalmaggiore: lì infatti l’opposto rumeno conobbe Gianni Caprara, oggi coach Pomì che ha fortemente caldeggiato l’acquisto alla società rosa.

Nel ruolo di opposto la Pomì ha già Samanta Fabris, sulla carta titolare designata, che però ora troverà una sana concorrente proprio in Carmen, pronta a sostituirla nei momenti di difficoltà e a stimolarne la crescita e le prestazioni. Sulla concorrenza ha infatti puntato la società rosa, intuendo le doti di Caprara quando c’è da attingere alla panchina, dato che il coach di Medicina cambia molto più spesso di Barbolini. Col colpo Turlea, presentata martedì nel tardo pomeriggio in Baslenga davanti a stampa e tifosi, si chiude il mercato della Pomì: un mercato coi fiocchi, per restare protagonisti in Italia e in Europa.

“Sono molto felice di essere qui – ha spiegato durante la presentazione, tenutasi nella palestra Baslenga al termine dell’allenamento con un discreto numero di tifosi al seguito – perché arrivo in una società vincente e con un tecnico che conosco bene e col quale ho già vinto. So bene cosa si aspetta da me la società e quale sarà il mio ruolo: darà una mano a Fabris, che è molto forte e cercherò di farmi trovare pronta. Perché sono ancora in pista a 40 anni? Perché mi diverto, la pallavolo è la mia vita e le cose che piacciono si praticano il più a lungo possibile. Il campionato? E’ molto competitivo, con Conegliano, Modena e Novara su tutte, ma la Pomì mi sembra completa e ben strutturata. E poi le competizioni sono quattro, quindi avremo modo di divertirci. E speriamo pure di vincere: nella mia carriera ho avuto tanti alti e bassi, ho lottato per non retrocedere e per lo Scudetto. A Firenze mi è andata male, speriamo che a Casalmaggiore sia un anno positivo”. Di certo, per Carmen, è la maglia numero 13 in Italia: e se la cabala non mente…

Giovanni Gardani 

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