L'amatriciana benefica sbarca anche a Spineda: sabato la serata pro terremotati
Per motivi organizzativi viene chiesto di prenotarsi anticipatamente, anche se in maniera non vincolante, presso gli uffici comunali. Tutto il ricavato poi il sindaco Davide Caleffi intende consegnarlo direttamente alle popolazioni colpite dal sisma, evitando lungaggini burocratiche e smistamenti a volte contorti.
SPINEDA – La ricetta degli spaghetti all’amatriciana si espande ormai in tutta Italia, sulla spinta emotiva che il luogo da dove questo piatto trae origini, sta suscitando a seguito della tragedia provocata dal recente terremoto. Ad unirsi all’iniziativa di carattere umanitario adesso arriva anche Spineda, uno dei comuni più piccoli delle provincia cremonese ma tra i più attivi in fatto di generosità e altruismo. Una sorta di bis dopo l’esperienza dello scorso weekend a Solarolo Rainerio.
Basti pensare a quello che già era stato fatto per il precedente fenomeno sismico dove una cifra considerevole era stata raccolta a favore dell’Oratorio di Finale Emila, una delle località maggiormente colpite in Emilia. Per sabato prossimo presso il Campo sportivo del paese verrà organizzata una cena benefica il cui piatto principale sarà costituito appunto da abbondanti porzioni di spaghetti all’amatriciana. “Un’amatriciana per Amatrice” recita la locandina annunciando l’evento che avrà inizio alle ore 19 circa di sabato. A curare l’evento il Comune di Spineda, la cooperativa spinedese e l’oratorio locale assieme a tutti i volontari che tradizionalmente offrono la loro gratuita disponibilità.
Nella locandina viene sottolineato lo scopo benefico della manifestazione che si prefigge appunto di devolvere il ricavato alla popolazione del Centro Italia colpite dal terremoto. E conoscendo la generosità dei cittadini del territorio non è difficile immaginare la grande affluenza alla serata. Per motivi organizzativi viene chiesto di prenotarsi anticipatamente, anche se in maniera non vincolante, presso gli uffici comunali. Tutto il ricavato poi il sindaco Davide Caleffi intende consegnarlo direttamente alle popolazioni colpite dal sisma, evitando lungaggini burocratiche e smistamenti a volte contorti.
Ros pis